Ilaria Salis torna in Italia: “Fine di un incubo”

La richiesta di scarcerazione era stata presentata dal suo avvocato ungherese Gyorgy Magyar subito dopo la sua elezione come eurodeputata con Avs

Redazione
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Lo scorso weekend gli italiani hanno eletto anche Ilaria Salis tra gli europarlamentari. La donna era candidata con Alleanza Verdi e Sinistra (AVS). L’attivista milanese 39enne torna libera dopo la decisione del Tribunale di Budapest di revocarle gli arresti domiciliari e toglierle il braccialetto elettronico. Roberto Salis ha mantenuto la sua promessa: “La riporto a casa io”, aveva detto tempo fa. È partito da Monza venerdì ed è andato a riprendere sua figlia Ilaria che ha lasciato Budapest per tornare in Italia dopo aver trascorso quasi 500 giorni in Ungheria, dove è stata arrestata l’11 febbraio del 2023 con l’accusa di aver aggredito dei militanti di estrema destra.

Ora è finito un incubo”, ha detto appena è sceso dall’auto, mentre sua figlia “molto stanca e provata” è salita subito a casa, dopo aver sorriso quasi stupita vedendo i giornalisti che l’aspettavano.

Salis: i dubbi sulla revoca

Nonostante l’elezione al Parlamento europeo, la scarcerazione di Ilaria Salis, sotto processo a Budapest e ora agli arresti domiciliari, non è scontata. L’Ungheria potrebbe chiedere la revoca dell’immunità dell’europarlamentare, come ha fatto chiaramente capire Gergely Gulyàs, il capo di gabinetto del premier ungherese, Viktor Orban.

L’immunità si compone di due parti: immunità e inviolabilità. Inviolabilità significa che il procedimento può continuare quando e se la persona non gode dell’immunità o l’ha revocata. Quindi l’autorità ungherese competente dovrebbe chiedere al Parlamento europeo la revoca dell’immunità, e se un’ampia maggioranza del Parlamento europeo non ritiene accettabili gli abusi fisici e non vuole lasciare impuniti questo tipo di grave crimine, allora farà revocare l’immunità e il procedimento penale potrà proseguire durante il mandato dell’eurodeputato. In caso contrario, potrà continuare allo scadere del mandato” ha affermato Gulyàs.

Il legale di Salis: “Se il giudice ungherese non riconoscerà l’immunità procederemo con la Corte europea

L’avvocato di Ilaria Salis, Eugenio Losco, ha dichiarato che “il nome di Ilaria Salis è tra i sei candidati che sicuramente verranno eletti“. Una certezza che permette al legale di iniziare ad ipotizzare la prossima scarcerazione della sua cliente.

Per l’iter adesso dobbiamo aspettare un passaggio formale in cui Ilaria verrà proclamata parlamentare. Una volta che abbiamo questo passaggio, faremo una richiesta ai giudici ungheresi per la scarcerazione, perché Ilaria ha diritto all’immunità parlamentare, secondo l’articolo 9 del protocollo 7 sull’immunità dei parlamentari europei, che prevede l’esenzione da ogni forma di detenzione e la sospensione dei procedimenti penali” ha infatti evidenziato Eugenio Losco.

Il legale ha quindi specificato che L’Ungheria non potrà far altro che prendere atto della questione e agire di conseguenza. “Stiamo aspettando questo passaggio tecnico – ha dichiarato Losco –  Devo capire ancora chi disporrà questo passaggio, penso un ufficio europeo. Questo passaggio deve essere garantito entro il 16 luglio, perché ci sarà la prima seduta parlamentare, a cui Ilaria deve prendere parte. Sicuramente il giudice ungherese deve prendere una decisione, ma non può non riconoscerle l’immunità“.

Il legale ha poi concluso: “Se non dovesse riconoscerla, procederemo con i provvedimenti del caso alla corte Europea. Non mi aspetto che questo accada, ma nel caso agiremo di conseguenza“.

Le dichiarazioni di Ilaria Salis

Non riesco ancora a crederci né a descrivere la mia emozione. Non potrò mai ringraziare abbastanza tutte le persone che mi hanno sostenuto con il loro voto“, così Ilaria Salis ha commentato la sua elezione al Parlamento europeo su Instagram. “Il mio primo pensiero va a tutte le persone detenute in Italia e all’estero e ai loro diritti. A chiunque combatte per la libertà e l’uguaglianza e si trova a subire ingiustizie“.

La 39enne scrive: “L’antifascismo oltre che un valore umano e una prospettiva politica, è anche una comunità resistente e solidale. Abbiamo dimostrato che la solidarietà non è uno slogan vuoto, ma qualcosa di concreto e tangibile. Una potenza che, se ci crediamo e se vogliamo, può davvero migliorare il mondo. Mentre le destre radicali avanzano in tutta Europa è necessario battersi per cambiare radicalmente lo stato di cose presenti. Io sono pronta per fare la mia parte“. “Questa forza collettiva e coraggiosa che si è manifestata nei miei confronti, dobbiamo essere capaci di rafforzarla e diffonderla ovunque, in Italia, in Europa e nel mondo intero!”, ha concluso. 

Le dichiarazioni su Ilaria Salis da colleghi e familiari

Il leader della Sinistra Italiana Nicola Fratoianni ha dichiarato che “si tratta di un risultato straordinario per noi, che si inserisce in un quadro dell’Europa molto preoccupante. La guerra porta nazionalismi e fiato alla destra. La nostra proposta è stata premiata per il coraggio di osare“.

Il deputato dell’AVS Angelo Bonelli ha ringraziato tutti gli italiani “che ci hanno dato fiducia contro la fabbrica delle bugie che vuole mettere in dubbio il problema della crisi climatica e le grandi questioni che stanno a cuore all’Europa. C’è grande preoccupazione e dobbiamo saperla intepretare. Dobbiamo fare in modo che cresca sempre di più il fronte democratico”. Raccontando la telefonata che ha avuto con Salis, ha detto che la donna è molto emozionata e che per lui c’è necessità che esca dai domiciliari.

Ilaria Salis
Ilaria Salis

Il padre della donna, Roberto Salis, ha dichiarato nel comitato elettorale di AVS che è il momento di capire cosa succederà a Ilaria e se riusciranno a riportarla in Italia. L’uomo ha affermato: “Abbiamo un’europarlamentare europea che credo prenderà anche una buona quantità di preferenze, quindi vorrà dire che molti cittadini italiani sono andati in una cabina elettorale a scrivere il suo cognome nella scheda. E adesso sarà il momento di capire come le istituzioni italiane si adopereranno per far sì che finalmente la volontà dei cittadini italiani sia rispettata come si deve“.

Dice che ora è tutto nelle mani del ministro degli Esteri Tajani e che Ilaria “non è una candidata normale. È ancora ai domiciliari e con una cavigliera. Bisogna lavorare per porre fine a questa ridicola situazione. È lì, innocente, non ha assolutamente commesso i fatti per cui è imputata. Adesso è il momento di vedere le istituzioni italiane che fanno quello che dovrebbero fare per difendere un cittadino”.

Cosa succederà a Ilaria Salis

Il Corriere della Sera afferma che la donna dovrebbe essere scarcerata e che il processo dovrebbe essere sospeso. Infatti l’articolo 9 del Protocollo 7 sui Privilegi e le immunità dell’Unione europea sottolinea che i membri del parlamento Europeo possono beneficiare sul territorio nazionale “delle immunità riconosciute ai membri del Parlamento del loro Stato” e non possono, “sul territorio di ogni altro Stato membro, essere detenuti né essere oggetto di procedimenti giudiziari”. Gli avvocati della donna sostengono che la norma è retroattiva e quindi dovrebbe valere anche per i fatti avvenuti prima dell’elezione.

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