Dopo la sorpresa delle elezioni in Sardegna con la vittoria di Alessandra Todde, l’alleanza tra il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, e la segretaria del Pd, Elly Schlein, era più forte che mai. Una partita che fino a qualche giorno fa si giocava nelle Regionali in Abruzzo. La speranza del centrosinistra però è destinata a spegnersi a mezzanotte e mezza, nel momento in cui le agenzie confermano i nove punti e mezzo di distacco da Marco Marsilio, il governatore uscente che ne è uscito illeso e riconfermato.
Abruzzo: l’alleanza Conte e Schlein
L’alleanza Conte-Schlein in Abruzzo non ha ottenuto i risultati sperati. Marsilio sotto l’ala meloniana ne è uscito a testa alta. Le speranze erano alte: in Sardegna fino al 26 febbraio, a destra come a sinistra erano tutti convinti della vittoria di Giorgia Meloni e la sua coalizione, eppure è successo l’impensabile. La vittoria di Todde ha rotto il tabù dell’imbattibilità della premier e riaccendere i riflettori sull’Abruzzo.
La strategia da parte del centrosinistra nella Regione era evidente. Un vero e proprio campo largo in cui il volto dem Elly Schlein persegue con determinazione nonostante le paure di Giuseppe Conte e la dichiarata ostilità di Carlo Calenda. Luciano D’Amico era riuscito a mettere d’accordo tutti: da Alleanza Verdi-Sinistra a Matteo Renzi, da Calenda a Conte. Gli scrutini hanno invece evidenziato un equilibrio fragile: nella notte Schlein ha chiamato il leader Cinque stelle e la conversazione è stata piuttosto fredda.
Se da una parte il Pd può essere allegro per il 18,6 %, dall’altra il M5S è svilito dal 7% – meno della metà di due anni fa quando era oltre il 18. L’alleanza Conte e Schlein è sempre più appesa ad un filo e forse, le elezioni in Abruzzo sono state il colpo di grazia.
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