“Abbiamo sempre avuto e continuiamo ad avere come priorità la sicurezza dei cittadini dopo anni e governi precedenti che hanno considerato il sistema sicurezza un fattore di costo e non di investimento” ha dichiarato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi nel corso del Question Time alla Camera, che è stato incentrato quasi totalmente sui temi del dossieraggio dell’immigrazione irregolare. Proprio sul tema dei casi dossieraggio, ovvero della scoperta di accessi illeciti alle banche dati riservate da parte di associazioni per delinquere finalizzare alla compravendita di informazioni personali, il ministro si è mostrato “implacabile“, allineandosi alle parole del Presidente del Consiglio, ospite ieri nel salotto di Bruno Vespa.
Il ministro ha infatti riconosciuto la pericolosità dei casi che sono stati scoperti in questi mesi, sottolineando come ora sia giunto il momento di agire e di porre fine a questo fenomeno. “Su questi comportamenti, ove accertati, il governo e il ministero dell’Interno saranno estremamente severi” ha infatti sostenuto Piantedosi, sottolineando che la “stessa severità sarà riservata anche nei confronti di coloro i quali dovessero risultare responsabili di comportamenti omissivi rispetto a compiti di controllo e vigilanza già previsti dalle attuali regole di sicurezza“.
Leggi Anche
Nel corso del suo intervento al Senato, il ministro ha poi risposto alle domande riguardanti il naufragio di Roccella Ionica e sui costi dell’operazione di rimpatrio dei dodici migranti prima trasferiti nei centri di accoglienza in Albania e poi riportati in Italia a distanza di pochi giorni. Piantedosi su quest’ultimo punto ha voluto essere perentorio, dichiarando che il costo del trasporto dei migranti sulla Nave Libra è stato di 8.400 euro “complessivo al netto delle spese di ordinario esercizio quotidiano della nave“. Sul naufragio, invece, il ministro ha respinto tutte le accuse, sostenendo che i soccorsi italiani sono stati attivati tempestivamente a seguito dell’arrivo dell’allarme.
Piantedosi: “Il furto dei dati anche per attaccare avversari politici“
Il ministro dell’Interno ha poi sfruttato il Question Time per chiarire che negli ultimi anni sono state implementate le risorse destinate alla prevenzione e alla risposta alle minacce cibernetiche, tanto che la “creazione di appositi Nuclei operativi territoriali, coordinati dal Cnaipc, ha permesso di gestire, tra il 2022 e il 2023, oltre 25mila attacchi informatici classificati come rilevanti e più di ottomila nei primi 8 mesi del 2024“. Piantedosi ha poi aggiunto che questi risultati sono stati raggiunte anche tramite la costituzione di un’apposita sezione Comitato analisi strategica antiterrorismo, dedicata specificamente alla lotta contro le minacce cyber.
Nonostante ciò, comunque, i casi emersi in questi mesi hanno permesso di comprendere l’esistenza di un quadro allarmante di violazioni e hanno “posto il tema della gravità di comportamenti di chi potrebbe utilizzare dati illecitamente acquisiti, non solo per scopo di lucro, ma anche per attaccare gli avversari politici alterando le regole della democrazia“. Anche in questo senso le punizioni per chi commette questo tipo di reati devono essere esemplari e severe.
Piantedosi ha comunque voluto specificare che, a seguito dei dovuti controlli, è stato accertato che non sono stati commessi “accessi abusivi alle banche dati del Viminale, ed in particolare del Centro elaborazione dati del ministero dell’Interno interforze“. Il ministro ha poi sottolineato che al fine di combattere tali illeciti è stato deciso di dare mandato al capo della Polizia di “procedere all’aggiornamento della Commissione tecnica, non operativa da decenni“, affinché questa si occupi di analisi costanti che garantiscano livelli sempre più efficaci nella gestione delle informazioni sensibili.
Piantedosi su Roccella Ionica: “I soccorsi sono stati attivati tempestivamente“
Il Question Time di Matteo Piantedosi si è poi spostato sul terribile naufragio di Roccella Ionica, per chiarire alcuni aspetti legati ai soccorsi italiani, a seguito del servizio mandato in onda da Report la scorsa domenica. Il ministro ha dichiarato fermamente che il “il 16 giugno scorso sono stati attivati i soccorsi immediatamente“. Il titolare del Viminale ha infatti spiegato che il Centro di coordinamento delle Capitanerie di porto ha attivato una serie di verifiche nell’area anche con l’utilizzo di “assetti aero-navali di Frontex“. Inoltre, sarebbero state allertate tutte le navi in transito affinché prestassero attenzione alla presenza di barconi in difficoltà.
Quando è giunta la segnalazione dell’imbarcazione francese sarebbe allora partita una motovedetta della Guardia costiera che si è occupata del trasbordo dei dodici migranti. Successivamente avrebbero avuto inizio le ricerche dei dispersi che hanno portato all’individuazione di 35 cadaveri. Secondo il racconto di Piantedosi, poi, la stampa sarebbe stata tenuta al corrente dell’intera operazione, attraverso comunicati stampa, chat di gruppo e punti di informazioni presso il porto di Roccella Ionica, dove sarebbe stato anche allestito un punto informazioni per i parenti delle vittime munito di mediatori culturali.
© Riproduzione riservata