Decreto lavoro: via libera da commissione al parere, si torna in Aula

Via libera al decreto lavoro dalla commissione Bilancio. Maggioranza e opposizione hanno trovato un accordo

Red
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Via libera dalla commissione Bilancio al parere ritoccato sui 12 emendamenti, in parte modificati, presentati dalla relatrice, Paola Mancini di Fratelli d’Italia al decreto lavoro.

Il governo non si è tirato indietro, accettando dunque di modificare la norma. E’ stata ritirata la proposta di stanziamento di 1 milione di euro, per la comunicazione istituzionale. E’ stata inoltre rivista la scala di equivalenza dell’Assegno di inclusione (Adi).

Il voto di maggioranza è stato a favore, in base a quanto riferito da fonti parlamentari: Pd e Azione-Italia Viva si sono astenuti, mentre M5S e Avs hanno votato contro. Il provvedimento tornerà un Aula, e non è esclusa una seduta notturna.

Cosa è successo in giornata

La discussione in mattinata è filata liscia, una pausa di mezz’ora per permettere alla commissione di votare i pareri sugli ultimi emendamenti presentati. Il voto finisce però in pareggio 10 a 10 e la maggioranza va sotto. Un epilogo a sorpresa perché sono mancati i voti di Forza Italia e i senatori di Az-Iv che, finora si erano astenuti sulle votazioni, realizzando di essere l’ago della bilancia, votano assieme ai partiti di opposizione. In casa forzista si smentisce qualsiasi ipotesi di rappresaglia interna al centrodestra. Ufficialmente i senatori azzurri, Claudio Lotito e Dario Damiani, si sono attardati per i festeggiamenti di compleanno di quest’ultimo. Ma c’è chi assicura che il patron della Lazio arrivando in ritardo in commissione avrebbe buttato lì: “questo è solo l’antipasto”. Il siparietto finisce sui giornali. Lui smentisce. Nei corridoi però si dice che il suo malcontento riguardi il disegno di legge contro la pirateria online del quale nonostante sia relatore non riesce a spuntare alcune modifiche tecniche.

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