Orsa Kj1 uccisa dopo ok di Fugatti, Pichetto: “Questa non è la soluzione”

Redazione
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È stata uccisa questa mattina l’orsa Kj1, dopo che il 16 luglio aveva aggredito un 43enne francese a Naroncolo – Dro – in provincia di Trento. Ad annunciarlo la provincia di Trento, con il presidente Maurizio Fugatti, che ieri ha firmato un decreto di abbattimento immediato per l’animale. Le associazioni animaliste hanno immediatamente presentato un’istanza cautelare contro la misura, che però non ha avuto i risultati sperati.

In una nota la Provincia annuncia: “questa mattina è stata data esecuzione al decreto firmato ieri dal presidente della Provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti, che prevedeva il prelievo dell’esemplare di orso Kj1 tramite abbattimento. Una squadra del Corpo forestale trentino è dunque entrata in azione nei boschi sopra Padaro di Arco, dove l’animale era stato localizzato attraverso il radiocollare”. La nota spiega che l’orsa era un esemplare considerato pericoloso secondo la scala del Pacobace e secondo Ispra, dato che aveva avuto 7 interazioni con l’uomo.

Decreto Fugatti, uccisa orsa Kj1
Decreto Fugatti, uccisa orsa Kj1

Il decreto Fugatti

Il decreto Fugatti è stato firmato ieri dal presidente della regione Trento con l’obiettivo di abbattere l’orsa Kj1. Nel decreto si cita il parere di Ispra – Istituto Superiore per la protezione e la ricerca ambientale – che definisce l’orsa pericolosa: “È una femmina adulta di 22 anni, per la quale sono stati accertati 9 parti, con la cadenza di uno ogni 2-3 anni” ed è un esemplare risultato “responsabile nella sua vita di diversi danni (n=68) e ad essa sono state attribuite, tramite analisi genetiche di campioni biologici raccolti in occasione e sul luogo degli eventi, alcune interazioni con l’uomo (n=7), tutte avvenute nei mesi estivi”.

Il fatto di aver avuto diverse interazioni con l’uomo e aver causato diversi danni, pone l’animale nei più alti livelli di pericolosità e “per gli orsi ritenuti ad alto rischio il rapporto Ispra-Muse (2021) suggerisce l’immediata rimozione”. Ispra non dà nessun’altra soluzione a una vicenda del genere e inoltre, siccome nel 2024 è stato abbattuto solo un orso M90, l’uccisione dell’orsa “rientra nel numero di prelievi di individui indicati come accettabili”, che sono massimo 8 orsi all’anno.

Nel decreto è citato anche il Rapporto istruttorio del Servizio faunistico con alcuni dati relativi al monitoraggio radiotelemetrico, poiché il 23 luglio Kj1 era stata catturata per metterle il collare e poi rilasciarla. Per il rapporto non erano possibili le ipotesi di cattura e interdizione dell’orsa, la quale si muoveva in una zona di 11mila ettari, che comprende terreno agricolo, periurbano e urbano, con migliaia di persone che vi risiedono.

La risposta di Pichetto a Fugatti

Il ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, ha commentato l’uccisione dell’animale non concordando con la decisione del presidente di Trento: “L’ho già detto al presidente Fugatti: la soppressione dei singoli orsi non è la soluzione del problema”.

Pichetto ha dichiarato di comprendere il timore che hanno provato la popolazione e gli amministratori della zona che li ha portati a condividere la decisione di abbattere l”animale, ma “oggi viviamo gli effetti di un errore del passato, dovuto a un’incauta scelta di sfruttamento turistico dell’immagine dell’orso in Trentino compiuta 25 anni fa. Certamente una via da percorrere è la sterilizzazione e ci stiamo lavorando con Ispra. Ma questa misura se non accompagnata da corretta informazione ai cittadini e da nuove azioni, rischia di essere insufficiente”.

“Sicuramente come ministro dell’Ambiente ribadisco con forza che la soppressione non può rappresentare la prima e unica soluzione da mettere in atto, conclude il ministro.

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