Decreto Alluvioni, governo pone la fiducia in aula al Senato

La camera conferma la fiducia: è sì per il decreto Alluvioni. Si passa ora agli ordini del giorno; il voto finale entro questa sera

Redazione
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Confermata la fiducia da parte della camera al governo sul decreto legge Alluvioni, con 200 voti a favore, 130 contrari e 5 astenuti. A partire dalle 16:30 si passerà all’esame degli ordini del giorno. Mentre questa sera, in base a un’accordo tra i gruppi parlamentari, si arriverà al voto finale.

Nello Musumeci, ministro per la Protezione civile e politiche del mare, a nome del governo, ha posto in Aula al Senato la fiducia sul decreto alluvioni. Il presidente Ignazio La Russa ha dunque convocato i capigruppo per la conferenza.

Decreto Alluvioni: cosa prevede

Con il sì della Camera, il decreto Alluvioni prevede delle misure urgenti per far fronte all’emergenza provocata dagli eventi alluvionali che si sono verificati nel Paese. Tra i principali interventi si ha la nomina di un Commissario straordinario alla ricostruzione. Il Cdm per il ruolo ha indicato Francesco Paolo Figliuolo, ma la nomina ufficiale – e la sua revoca – spetta al Presidente della Repubblica. Il Commissario – con una o più ordinanze – provvede alla costituzione ed alla disciplina del funzionamento della struttura di supporto che opererà sino alla data di cessazione dell’incarico del Commissario.

In secondo luogo, verranno sospesi alcuni termini tributari e contributivi nei confronti di coloro che alla data del 1° maggio 2023, avevano la residenza ovvero la sede legale o la sede operativa nel territorio dei Comuni colpiti dall’alluvione di maggio 2023. I versamenti così sospesi sono effettuati, senza applicazione di sanzioni e interessi, in unica soluzione entro il 20 novembre 2023.

Il decreto Alluvioni propone, inoltre, delle misure a sostegno delle istituzioni scolastiche – sia statali che paritarie – con 20 milioni di euro per il 2023. Di fatto, si vuole consentire la ripresa dell’attività didattica nelle scuole danneggiate dal dal 1° maggio 2023, per i quali è stato dichiarato lo stato di emergenza. Un altro intervento è quello per il turismo. Ciò sarà possibile istituendo un Fondo per il sostegno delle attività turistiche e ricettive, inclusi i porti turistici, gli stabilimenti termali e balneari, i parchi tematici, i parchi divertimento, gli agriturismi, il settore fieristico e la ristorazione. Il Fondo sarà dotato di 10 milioni di euro. Si attendono aggiornamenti.

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