Il siparietto di attacchi e risposte tra il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca e il premier Giorgia Meloni non sembra essersi concluso la scorsa settimana a Caivano. I due continuano a punzecchiarsi e a criticarsi a distanza, manifestando apertamente il dissenso che provano l’uno per l’altra. A riaprire nuovamente la questione è proprio De Luca che ha voluto chiedere alcuni chiarimenti al presidente del Consiglio.
“Voglio rivolgerle una sola domanda: quando sblocchi i 6 miliardi di euro a vantaggio dei cittadini campani? Punto. Il resto sono chiacchiere inutili“, così il presidente della Regione Campania si è rivolto a Giorgia Meloni, chiedendo spiegazioni sul congelamento dei finanziamenti provenienti dai Fondi di sviluppo e coesione, richiesti dalla Campania lo scorso 11 ottobre 2023.
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De Luca sembra intenzionato a portare avanti la sua battaglia contro Roma e contro le presunte scuse del Presidente del Consiglio, che considererebbe il Sud Italia come un territorio di serie B a cui spetterebbero meno diritti e meno aiuti rispetto al resto del territorio italiano. Giorgia Meloni nei giorni scorsi ha mostrato la sua poca considerazione nei confronti del governatore, accusandolo di aver utilizzato l’aggettivo “stronza” nei suoi confronti come un’offesa legata al genere.
De Luca: “Abbiamo un governo inefficiente e inconcludente“
Il presidente De Luca ha voluto sottolineare come la sua Regione stia combattendo “per sbloccare i Fondi di sviluppo e coesione” da più di un anno: “Il 3 agosto dello scorso anno è stato fatto questo riparto – ricorda il governatore – Avremmo avuto un anno di tempo per aprire i cantieri. Ma siccome abbiamo un governo totalmente inefficiente ed inconcludente con qualche furbizia in termini di discriminazione politica, abbiamo perso un anno“.
Un anno in cui, secondo il presidente di Regione, si poteva intervenire su alcune delle questioni più urgenti della Campania. “Abbiamo avuto ragione al Tribunale amministrativo della Campania, abbiamo avuto ragione al Consiglio di Stato e ancora non si decidono a siglare l’accordo di coesione che la Regione Campania ha mandato a Roma l’11 ottobre del 2023“, così De Luca denuncia un’ingiustizia che egli imputa al premier Meloni.
“Sei miliardi di euro bloccati dal governo nazionale che in questo momento parla di tutto, meno che delle cose concrete di cui si deve parlare – ha aggiunto De Luca – È stato un anno di tempo perso. Arriveremo comunque alla fine di giugno augurandoci che rispettino perlomeno le sentenze del Consiglio di Stato“.
La controversia tra Meloni e De Luca
Il dibattito tra il presidente di Regione Vincenzo De Luca e Giorgia Meloni, che negli ultimi giorni ha tenuto acceso l’interesse degli italiani, ha avuto un punto di inizio lo scorso 16 febbraio, quando il governatore disse in riferimento a Meloni, davanti a centinaia di manifestanti: “Lavora tu, stronza!“. Questo in risposta alle parole del premier, che in quell’occasione aveva detto al governatore che sarebbe stato meglio andare a lavorare invece che manifestare.
Mesi dopo, la scorsa settimana, il Presidente del Consiglio si è recata in visita a Caivano, quartiere popolare campano, alla presenza anche di Vincenzo De Luca che avrebbe dovuto accoglierla. Il Presidente del Consiglio, quindi, è arrivata dal governatore e, stringendogli la mano, ha affermato: “Presidente De Luca, quella stronza della Meloni. Come sta?“. In questa occasione De Luca non ha risposto, salvo poi dire di non aver recepito le parole del premier.
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