Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania, ha appreso e accolto la sentenza della Corte Costituzionale sulla legge regionale campana, riguardante l’autorizzazione per il terzo mandato per l’attuale governatore. Il verdetto del giudice relatore, Giovanni Pitruzzella, è stato reso noto nella serata, ma solo oggi De Luca ha deciso di commentare tramite una nota la decisione dei giudici.
“Dopo il pronunciamento dell’Alta, anzi Altissima, Corte, si apre in Italia una stagione politica di alto valore ideale, morale e istituzionale…“, ha ironizzato il presidente della Regione Campania, chiarendo che ad oggi però nessuno “si deve far distrarre dal lavoro“. De Luca ha quindi sfruttato l’occasione per annunciare i 20 punti operativi su cui la sua amministrazione si concentrerà nel prossimo futuro. Si tratta di questioni che spaziano in ogni ambito e settore, dalla sanità, alle gare di appalti, passando per rinnovamenti dei trasporti e delle infrastrutture.
Leggi Anche
De Luca ha infatti spiegato che il primo punto da affrontare riguarda l’iniziativa pubblica sulle liste d’attesa, seguita da quella sull’endometriosi, la conferenza di servizi e gara di appalti per il nuovo Santobono e l‘avvio dei lavori per gli ospedali di Castellammare, Sessa Aurunca, e degli Incurabili. Seguiranno poi la conferenza di servizi e gara di appalto per piazza Garibaldi e il Faro, le decisioni sull’appalto lavori Eav per Porta Nolana e copertura binari fino a piazza Garibaldi e la consegna dei nuovi treni per la Circumvesuviana. Non mancheranno poi ampliamenti per i finanziamenti delle aziende agricole e la nascita di una nuova trattativa per un nuovo asse tangenziale verso la zona ospedaliera collinare.
Il ricorso dello Stato contro la rieleggibilità di De Luca
La sentenza della Consulta ha giudicato incostituzionale la legge 16/2024 della Regione Campania, approvata nel novembre 2024. La disposizione sottoposta al vaglio dell’organo di garanzia costituzionale avrebbe consentito al governatore di ricandidarsi alla guida di Palazzo Santa Lucia.
Accolto, dunque, il ricorso presentato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, rappresentata dagli avvocati dello Stato Ruggero Di Martino ed Eugenio de Bonis, a favore del vincolo dei due mandati consecutivi previsto dall’articolo 2 dalla legge n. 165 del luglio 2004.
Lo Stato si è appellato al testo della norma appena citata secondo cui: “le regioni disciplinano con legge i casi di ineleggibilità, specificamente individuati, di cui all’articolo 122, primo comma, della Costituzione, nei limiti dei seguenti principi fondamentali…”, tra cui rientra il limite di due mandati consecutivi per i presidenti delle Giunte regionali, eletti a suffragio universale diretto.
La posizione della Campania
La difesa della Regione Campania, affidata ai legali Giandomenico Falcon, Aristide Police e Marcello Cecchetti, ha fatto riferimento alla norma per cui ciascuna regione deve dotarsi di una legislazione in materia.
Pur recependo il vincolo temporale e la durata della carica presidenziale, la legge regionale della Campania si oppone al meccanismo del computo dei mandati. Infatti, “ai fini dell’applicazione della presente disposizione, il computo dei mandati decorre da quello in corso di espletamento alla data di entrata in vigore della presente legge”, ovvero il 26 novembre 2024.
Lo scontro interno al PD
Il Partito Democratico si era dichiarato contrario alla nuova candidatura di De Luca, a prescindere dalla decisione della Consulta, anche per ragioni di linea politica. La bocciatura sulla terza rielezione sarà, quindi, accolta positivamente dal partito di Elly Schlein. La corsa alla presidenza della Campania perde un candidato forte per la vittoria e la segretaria del PD senza l'”ingombro De Luca” sarà più libera di scegliere un candidato più allineato alle attuali politiche del partito.
Se a De Luca fosse stata concessa l’opportunità di ricandidarsi, avrebbe potuto svincolarsi dal PD per creare una coalizione indipendente. In alternativa, avrebbe potuto continuare il dialogo con Schlein senza candidarsi direttamente, ma sfruttare la sua popolarità in Campania per imporre al partito un candidato a lui vicino.
De Luca: “Sono gli elettori che devono decidere”
Vincenzo De Luca si era rivolto anche a Elly Schlein durante una diretta su Facebook:
“Chi deve decidere il destino e il futuro di un territorio? I cittadini o i burocrati di partito che stanno a Roma? […]. Il futuro di un territorio lo decidono i cittadini, gli elettori.”
La decisione della Corte Costituzionale avrà un impatto rilevante non solo sulle prossime elezioni regionali in Campania, ma anche in altre regioni. Anche Luca Zaia, attuale Presidente della Regione Veneto, che sarebbe intenzionato a ricandidarsi per la terza volta, seguiva con attenzione la vicenda del collega campano.
© Riproduzione riservata