“L’Italia indica all’Europa la rotta per lo Spazio“, così il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha commentato l’approvazione del disegno di legge sullo Spazio e sulla Space Economy avvenuta oggi alla Camera dei deputati. “Rafforza la nostra sovranità tecnologica e proietta il nostro sistema industriale nel futuro“, ha continuato il ministro, sostenendo che il modello italiano potrà ispirare la normativa europea e rafforzare la leadership italiana del settore.
Il cosiddetto Ddl Spazio, proposto dal ministro Urso, è infatti la prima Legge quadro italiana sulla questione, è stato approvato con 133 voti favorevoli e 89 contrari e ha la funzione di regolare l’accesso alla Spazio, promuovere investimenti nell’economia spaziale, incentivare la ricerca e lo sviluppo di competere, al fine di valorizzare le tecnologie per l’osservazione della terra. Ora, il provvedimento passerà al Senato per l’analisi e la votazione conclusiva.
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Le critiche principali alla Legge sono giunte dalle opposizioni, che hanno votato contro, in quanto convinte che questo disegno di legge possa essere letto come un assist alle operazioni di Elon Musk, il patron di Space X e braccio destro del presidente Usa, Donald Trump. I parlamentari di Alleanza Verdi e Sinistra hanno protestato presentando in Aula alcuni cartelli con scritto “Giù la Musk“.
Ddl Spazio, cosa contiene
Il Ddl Spazio fornisce per la prima volta un quadro legislativo al nostro Paese in riferimento al settore spaziale, anticipando anche le iniziative dell’Unione europea in materia di regolamentazione dello spazio. Il disegno di legge introduce un obbligo di autorizzazione per le attività spaziali svolte sul territorio italiano. Nello specifico, le operazioni condotte dovranno dimostrare di essere sicure, resiliente e sostenibile. L’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) vigilerà sulle attività e potrà revocare l’autorizzazione in ogni momento.
Inoltre, la Legge quadro regola anche le responsabilità in caso di danni provocati da attività spaziali. In questo senso, è stata imposta agli operatori un’assicurazione con un massimale di 100 milioni di euro per episodio. Massimali inferiori potranno essere decisi in base alla dimensione delle attività e alle esperienze pregresse dell’operatore.
Sarà poi elaborato un Piano Nazionale per l’Economia dello Spazio per cinque anni a partire dal 2025, gestito da Comint, Asi e in consultazione con il ministero dell’Economia, il ministero dell’Università e della Ricerca e il Ministero delle Imprese. Per l’anno corrente, il Mimit ha proposto uno stanziamento di 35 milioni di euro da usare per promuovere il settore e permettere la crescita del mercato delle tecnologie spaziali e delle infrastrutture.
Ddl Spazio, la contrarietà delle opposizioni
Durissima la reazione delle opposizioni, che hanno criticato il governo sostenendo che la Legge quadro possa in qualche modo favorire le operazioni portate avanti dal magnate Elon Musk. “Qui non c’è spazio per le imprese italiane, c’è spazio per i soliti noti e si apre il mercato italiano agli stranieri e si mette in pericolo la sicurezza“, ha infatti dichiarato il deputato del M5S, Antonio Ferrara, chiarendo che nel piano mancherebbero le certezze per le aziende italiane del settore.
Un pensiero ribadito anche dalla deputata del Pd, Laura Boldrini, che ha affondato contro il governo criticando la sua decisione di non approvare l’emendamento che dava priorità alle aziende europee ed italiane nelle scelte strategiche per la sicurezza nazionale.
“È bastato un post risentito su X di Stroppa, emissario italiano di Musk, per rimettere in riga quelli che vogliono farci credere di non essere ricattabili“, ha aggiunto, in riferimento al Tweet polemico pubblicato da Andrea Stroppa contro FdI, colpevole di aver votato a favore di due proposte di modifica presentate dal Pd.
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