Il ddl concorrenza è stato approvato al Senato ed ora dovrà passare al vaglio della camera. Sono molti i cambiamenti che questo decreto porta con sé, a partire dalla tutela della concorrenza, fino alla sicurezza dei consumatori, sempre più soggetti a truffe.
Il ddl rientra nelle misure del Pnrr, a cui l’Italia potrà accedere a seguito del raggiungimento di alcuni obiettivi e serve proprio a questo: avvicinare l’Italia ai fondi europei attraverso l’adeguamento di alcuni settori a nuove normative, come previsto dal programma Next Generation EU.
Le novità del decreto legge riguardano principalmente la concorrenza nei settori del commercio al dettaglio, contatori intelligenti, cold ironing nei porti, commercio farmaceutico e tutela dei consumatori. Rientrano nel decreto anche le decisioni sui tavoli all’aperto dei locali e gli sviluppi delle nuove reti di telecomunicazioni.
Ddl concorrenza: deroghe ai vincoli paesaggistici
Nel ddl è stata prevista un’ulteriore proroga delle deroghe ai vincoli paesaggistici che le attività commerciali dovrebbero rispettare. In parole povere, dal 31 dicembre 2024 non sarà più possibile sorseggiare un caffè nel mezzo di Piazza Navona o sul ciglio della strada nel centro città.
Una decisione volta a tutelare il benessere paesaggistico delle nostre città, così come la libertà dei cittadini e dei turisti di godere delle bellezze del territorio senza dover fare lo slalom tra tavolini e sedie. Con questa scelta vengono tutelate anche le botteghe storiche e i servizi di vicinato, grazie ad una intesa con le associazioni degli operatori, che hanno accolto con entusiasmo questa misura.
Ddl concorrenza: cosa cambia per la telefonia?
L’ambito più colpito dal nuovo decreto legge sulla concorrenza è quello della telefonia, da sempre territorio di grandi scontri, ingiustizia e soprusi. Da qualche anno però, si sta cercando di porre un freno e di limitare le libertà che finora hanno caratterizzato le compagnie di telecomunicazioni, in particolare quelle che offrono servizi sempre più costosi ai loro clienti.
Quello delle telecomunicazioni, e in particolare l’ambito dei contratti di servizio a tempo determinato, è sempre stato una sorta di “far west“, in cui ogni occasione era buona per truffare o ingannare il cliente. Il nuovo ddl concorrenza sta cercando di combattere proprio questo, prevedendo l’obbligo di avviso almeno 30 giorni della scadenza del contratto, di modo che i clienti possano decidere per tempo se rimanere con il proprio contratto o cercare un’offerta più conveniente.
Inoltre, perdono di validità i contratti stipulati al telefono, nel momento in cui il firmatario nega di aver ricevuto il documento contenente tutte le clausole del caso. In questo modo i consumatori saranno più tutelati e le compagnie avranno meno possibilità di ingannarli.
Ddl concorrenza: raddoppiano le emissioni di elettrosmog
Una misura contenuto nel ddl concorrenza e che ha lasciato dubbiosi i consumatori, riguarda l’elettrosmog le cui emissioni sono raddoppiate nel ddl per consentire un ampliamento delle reti delle comunicazione e permettere una giusta concorrenza.
La decisione, a cui si sono opposte le associazioni ambientaliste, non dovrebbe essere dannosa nell’uomo, anche se le emissioni sono passate da 6 volt a 15 volt al metro. Un raddoppiamento che però mantiene le emissioni tra le più basse d’Europa, dove il massimo è 61 volt al metro.
Ddl concorrenza: contatori intelligenti e cold ironing,
Nel ddl si parla anche di energia e in particolare di un nuovo piano di sviluppo della rete elettrica nazionale che favorisca il risparmio e il contenimento dei prezzi, anche grazie all’utilizzo di contatori intelligenti.
Nella misura rientra anche la decisione di dotare i porti del nostro Paese del sistema di Cold Ironing, necessario a diminuire la proliferazione di sostanze tossiche nell’aria, grazie allo spegnimento dei motori navali durante l’ormeggio.
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