La riunione tra i vertici del governo e le associazioni di categoria ha portato il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a individuare una serie di soluzioni a favore delle imprese e delle aziende italiane. Le vie da percorrere sarebbero tre: l’utilizzo del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), la revisione dei fondi del piano di Coesione e la proposta al presidente Usa, Donald Trump, di dazi “zero per zero” riguardo alle tariffe reciproche.
Un piano che in parte ricorderebbe quello del governo spagnolo che, subito dopo l’annuncio dei dazi, ha confermato per le industrie spagnole sostegni pari a 14 miliardi di euro. Quella di Meloni, invece, è un’azione che giunge ad alcuni giorni di distanza dall’annuncio del Tycoon e dopo numerose accuse da parte delle opposizioni, che ne hanno criticato il presunto immobilismo.
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Ora, il governo sembrerebbe pronto ad agire. Il premier, nel corso dell’incontro, ha annunciato misure per 14 miliardi provenienti proprio dai fondi del Pnrr, chiarendo che questa mossa rifletterebbe quanto messo in atto nel 2023, quando vennero riprogrammati 22 miliardi di euro a favore delle imprese. “Come in quell’occasione, vogliamo che anche oggi l’eventuale riprogrammazione delle risorse sia il frutto di un intenso lavoro di ascolto e di collaborazione con voi“, ha spiegato Meloni nel corso dell’incontro.
Un secondo passo a sostegno delle realtà maggiormente colpite dai dazi riguarderebbe la possibilità di mettere mano alla revisione della politica di Coesione, approvata la scorsa settimana dalla Commissione europea. Il premier ha sottolineato come il nostro Paese abbia 75 miliardi di euro da spendere entro il 2029, tra programmi nazionali e regionali. Proprio in questo ambito, quindi, la prospettiva sarebbe quella di riprogrammare 11 miliardi in favore delle imprese e dei settori maggiormente colpiti dall’aumento delle tariffe americane.
Il terzo passaggio riguarda direttamente il Presidente del Consiglio che, il prossimo 17 aprile, volerà a Washington per incontrare il presidente Trump. “Proporrò di azzerare i reciproci dazi sui prodotti industriali esistenti con la formula ‘zero per zero’“, ha annunciato Meloni, sottolineando che questa trattativa dovrebbe essere il fine ultimo su cui entrambe le parti dovrebbero concentrarsi. Il premier ha poi confermato che quella attuale sarebbe una sfida complessa, rassicurando però i cittadini sul fatto che il Paese avrebbe “tutte le carte in regola per superarla“.
Meloni ha poi sfruttato l’occasione per trattare anche il tipo di risposta che l’Ue dovrebbe adottare in riferimento ai dazi. Di fronte alle conseguenze che l’imposizione di dazi maggiorati da parte degli Usa, l’Unione europea dovrebbe rendersi conto della situazione e approfittare per “togliere i dazi che ci siano autoimposti“. Il riferimento, esplicitato dal premier, è alle “regole ideologiche” del Green Deal, che avrebbero un impatto durissimo sul settore industriale.
Inoltre, è necessario procedere per rafforzare la competitività delle imprese italiane, accelerando il percorso verso il mercato unico, verso la riforma del mercato elettrico e verso una semplificazione dei processi burocratici che attanagliano l’Ue. “Se l’Europa pensa di sopravvivere a questa fase continuando a far finta di niente o a pretendere di iper regolamentare tutto, semplicemente non sopravvivrà e abbiamo un problema più grande dei dazi americani“, ha spiegato il Presidente del Consiglio, chiarendo comunque che l’Italia è disposta a fare tutto il possibile per le sue imprese.
In quest’ottica, il premier ha annunciato l’intenzione del governo di rafforzare gli strumenti di sostegno all’export delle nostre imprese, potenziando quelli già esistenti, per aiutarle a rimanere forti sui mercati internazionali. In ogni caso, il premier ribadisce la necessità di non cedere agli allarmismi, che rischiano di peggiorare solamente la situazione.
L’Italia ha intenzione di procedere, infatti, anche sul piano della concorrenza cinese, evitando che la sovrapproduzione di Pechino possa mettere in difficoltà il mercato interno del nostro Paese. Meloni ha anche ricordato come anche Ursula Von der Leyen, presidente della Commissione Ue, abbia sollecitato ieri la creazione di una task force apposita che si occupi del controllo delle importazioni.
Il Presidente del Consiglio ha poi deciso di definire i dazi Usa “una scelta assolutamente sbagliata“, chiarendo però che al momento non è possibile prevedere lo scenario del prossimo futuro, soprattutto perché non è possibile prevedere se queste tariffe rimarranno in vigore oppure no. “Il ragionamento, dunque, a mio avviso, non deve essere concentrato semplicemente sulle aziende esportatrici, ma su come rafforzare complessivamente il nostro sistema produttivo“, ha spiegato il Presidente del Consiglio, ricordando come negli ultimi mesi la credibilità economica italiana sia già migliorata, come riconosciuto dall’agenzia di rating Fitch.
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