L’organo di autogoverno dei magistrati è ora nel suo plenum: ora serve la scelta del vicepresidente. Il nome buono è quello di Romboli
Il Consiglio Superiore della Magistratura è nel suo plenum: il Parlamento ha infatti deciso in merito all’elezione dei componenti laici, con la scelta caduta su Felice Giuffrè. Siciliano, docente di Diritto pubblico dell’università di Catania, Giuffrè c’è riuscito al secondo tentativo, dopo che nel primo appuntamento di martedì scorso non ce l’aveva fatta.
In quella occasione infatti il giurista aveva ricevuto solo 295 voti, meno del minimo di 364 richiesti dalla legge. Ora la discussione si sposta sul vicepresidente del Csm: dal Parlamento indiscrezioni vogliono Roberto Romboli, costituzionalista pisano e vicino al Partito Democratico, come uno dei maggiori candidati.
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I tempi dell’operazione
Da tenere sott’occhio ci sono anche i tempi dell’operazione. La votazione mancante era stata convocata per martedì prossimo dal presidente della Camera Lorenzo Fontana. Poi però le polemiche innescate dalla vicenda Valentino, l’esponente di Fratelli d’Italia che è uscito di scena per una inchiesta che lo riguarda, ha stoppato il tutto. Sullo sfondo però c’è il “pressing” del Quirinale, che spinge a stringere i tempi anche per dar modo allo stesso Csm di lavorare a pieno regime il prima possibile.
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