Crosetto a Beirut spinge su Unifil: “Cambiare le regole d’ingaggio, va rafforzata”

L'obiettivo finale, dunque, resta quello del cessate il fuoco in tutta la regione, per cui Crosetto ribadisce l'imprescindibilità di "un maggiore e stretto coordinamento tra Comitato tecnico per cessate il fuoco e Unifil"

Redazione
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Il ministro della Difesa Guido Crosetto è giunto questa mattina a Beirut in Libano, con l’obiettivo di incontrare il contingente italiano dell’Unifil, presente sulla Blue Line, e per portare a termine alcuni importanti incontri istituzionali, nel mezzo di una situazione critica come è quella che si trova a vivere oggi il Medio Oriente. Una delle prime dichiarazioni ufficiali del ministro ha riguardato proprio la necessità di rafforzare Unifil e di renderla capace di collaborare con le forze libanesi ma anche di rispondere ai pericoli che sono presenti sul territorio.

Non possiamo perdere altro tempo“, ha infatti sostenuto il ministro, ricordando il bisogno sempre più impellente di garantire pace e stabilità al Libano. In questo senso, quindi, secondo Crosetto, è dovere degli Stati membri “aggiornare le regole d’ingaggio” dei contingenti, così da “permettere alla missione stessa piena e concreta libertà di agire, nel rispetto della risoluzione 1701 dell’Onu“. Il secondo obiettivo da raggiungere, poi, prevede il finanziamento economico affinché sia garantito l’addestramento e l’equipaggiamento delle Forze armate libanesi.

Crosetto: “Servono posizioni chiare

Crosetto ha infatti ricordato che la pace duratura in Medio Oriente potrà divenire raggiungibile solamente quando le Forze armate di ogni Paese saranno in grado di far fronte alle minacce di Hezbollah e quindi difendere il proprio territorio, “garantendo sicurezza e rispetto dei confini“. L’obiettivo finale, dunque, resta quello del cessate il fuoco in tutta la regione, per cui Crosetto ribadisce l’imprescindibilità di “un maggiore e stretto coordinamento tra Comitato tecnico per cessate il fuoco e Unifil” in quanto, affinché la pace venga consolidata, c’è bisogno di un maggior interesse e soprattutto di un maggiore sforzo internazionale.

Per questa ragione, Crosetto sottolinea di aver inviato, insieme alla collega spagnola Margarita Robles, una lettera all’Onu per sollecitarne unapresa di posizione chiara“. All’interno della missiva, il ministro avrebbe espresso anche l’apprezzamento dell’Italia nei confronti “della presenza e del lavoro, silenzioso e coraggioso del contingente italiano di Unifil“.

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