Craxi, a 25 anni dalla morte il ricordo di Mattarella: “Ha impresso un segno negli indirizzi del Paese”

Nella giornata di ieri, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, hanno visitato la tomba del leader socialista ad Hammamet, in compagnia di sua figlia, Stefania Craxi

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Nel giorno del venticinquesimo anniversario dalla scomparsa di Bettino Craxi, il leader del partito socialista morto ad Hammamet, in Tunisia, il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha voluto ricordare alcune delle caratteristiche di uno degli uomini politici più controversi della nostra contemporaneità. “Parlamentare italiano ed europeo, Segretario del Partito Socialista Italiano per oltre un quindicennio, Presidente del Consiglio dei Ministri, ha impresso un segno negli indirizzi del Paese“, ha infatti ricordato il capo dello Stato, sottolineando come il segretario del Psi fu sia un interprete della nostra politica estera sia una pedina fondamentale della politica interna italiana.

Il tutto in un periodo storico di grandi cambiamenti che provocarono conseguenze nell’ambito della finanza pubblica, della competitività del Paese, degli equilibri e delle prospettive di governo. Mattarella non ha poi potuto evitare di trattare gli eventi che hanno caratterizzato l’ultima parte della vita di Craxi. Dall’inchiesta Tangentopoli fino alla fuga in Tunisia, per quello che fu poi definito un vero e proprio esilio. “La crisi che investì il sistema politico, minando la sua credibilità, chiuse con indagini e processi una stagione, provocando un ricambio radicale nella rappresentanza“, ha messo in luce il Presidente della Repubblica, esprimendo poi vicinanza alla famiglia Craxi.

Nella giornata di ieri, il Presidente del Senato, Ignazio La Russa, e il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, hanno visitato la tomba del leader socialista ad Hammamet, in compagnia di sua figlia, Stefania Craxi, e di una delegazione. Tra commemorazioni e riflessioni, non sono mancate le polemiche tra chi riteneva inadeguata la presenza di La Russa e chi invece criticava l’ennesima assenza di rappresentanti del centrosinistra in Tunisia.

La politica e il ricordo di Bettino Craxi

Il leader di Forza Italia, Antonio Tajani, ha commentato la figura di Bettino Craxi in una intervista con il Messaggero, in cui ha voluto sottolineare come in qualche modo il suo partito abbia un’ispirazione che deriva dalle opere di Don Sturzo e dello stesso leader del Psi. “Berlusconi ha sempre detto che siamo un partito cristiano, liberale, riformista, garantista, europeista, atlantista. In questo ci sono sia Sturzo sia Craxi“, ha infatti sostenuto il leader azzurro, negando però la possibilità che Forza Italia voglia incarnare i valori di una nuova Democrazia cristiana.

Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani
Il ministro degli Esteri, Antonio Tajani

Fondamentali anche le parole del presidente della Camera, Lorenzo Fontana, che ha voluto sottolineare come l’auspicio sia quello di riuscire a distinguere la figura di Craxi dalle ideologie di parte della politica. “Quella di oggi è un’occasione importante per ricordare un protagonista della politica, uomo di governo e leader che ha segnato profondamente il suo tempo“, ha infatti sostenuto Fontana, rivolgendo poi un pensiero ai figli del leader del Psi e a chi ha condiviso con Craxi un percorso personale o politico.

La visita ad Hammamet di La Russa e Tajani

La Russa e Tajani si sono quindi recati ieri in Tunisia per porgere omaggio alla tomba di Craxi e per partecipare alle celebrazioni per il venticinquesimo anniversario della morte del leader socialista, a cui hanno ovviamente preso parte anche i figli Vittorio e Stefania. Proprio da quest’ultima ha preso avvio la prima delle polemiche della giornata. Secondo l’erede del segretario del Psi, infatti, sarebbe assurdo che sulla morte di suo padre si siano recate “personalità istituzionali e politiche importanti“, ma allo stesso tempo “nessun esponente istituzionale o politico di rilievo dal centrosinistra ha ancora calcato la sabbia di Hammamet“.

I dissidi, però, non si sono fermati qui. Sulla questione ha avuto da ridire anche il Mentre il segretario nazionale del Psi, Enzo Maraio, che, pur riconoscendo “grande rispetto per la seconda carica dello Stato che è ad Hammamet“, trova che la figura di La Russa, “di chi non ha rinunciato alla ‘fiamma’, di chi conserva i busti di Mussolini e che non è capace di dire che il fascismo è stato male assoluto“, non sia compatibile con la figura politica di Bettino Craxi.

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