Costa fuori da Azione: i dissidi con Calenda e l’incontro con Tajani

I rapporti tra Costa e Calenda non sono stati tra i più rosei. Già a partire dall'insuccesso alle elezioni europee

Redazione
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In principio vi erano i dissidi per il futuro di Azione, poi l’esito delle ultime elezioni europee di giugno, a questo si aggiungono anche le dimissioni da vicesegretario del partito. Lo scontro sul sostegno alla candidatura di Andrea Orlando in Liguria ha permesso un incontro con il vicepremier e leader di Forza Italia, Antonio Tajani. Le ultime settimane di Enrico Costa sono state tortuose e, a seguito dell’uscita di scena da Azione, l’ex fedelissimo di Calenda si avvicina al partito azzurro. Il deputato garantista sembra quindi pronto a tornare in Forza Italia.

Le parole di Costa

Ancora non vi è stato alcun annuncio ufficiale ma i rumors che corrono da settimane parlano di un vero e proprio riavvicinamento di Enrico Costa agli azzurri di Tajani. Per Il Foglio, l’ex di Azione lo avrebbe incontrato per decidere il suo futuro all’interno del partito. Secondo il quotidiano, l’annuncio sarebbe atteso nelle prossime ore. A il Riformista, Costa commenta: “Tutti conoscono il mio pensiero poiché l’ho sempre espresso senza troppi giri di parole o filtri. Sono fermo nelle mie decisioni”.

A Costa non alletta il campo largo, ma anzi, esplicita categoricamente il suo rifiuto verso il fronte unito a cui la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, punta da mesi. Il partito Azione di Calenda rischia di perdere pezzi e solo mercoledì le indiscrezioni – successivamente smentite – avevano riguardato Mariastella Gelmini e un suo possibile accordo con Fratelli d’Italia.

Costa e Calenda: cosa non ha funzionato

I rapporti tra Costa e Calenda non sono stati tra i più rosei. Già a partire dall’insuccesso alle elezioni europee, registrando solo il 3% o poco più. Poi la tendenza di appiattimento verso il campo largo che è stata percepita da Costa come il futuro sostegno ai candidati del centrosinistra oltre che in Liguria anche in Emilia Romagna e in Umbria.

Le alleanze alle Regionali non sono state gradite all’ex azzurro che, afferma: “Se Azione andrà con il campo largo in tutte e tre sarà difficile sostenere che Calenda e il suo partito non siano nel campo largo e quindi a quel punto si aprirebbe una riflessione. Non solo mia”.

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