Corteo proPal, il centrodestra condanna le violenze: “Inaccettabile sfogo contro gli agenti”

"Non solo condanniamo tali efferatezze, ma aspettiamo che Schlein e compagni prendano una posizione chiara e netta, perché non è più accettabile questo silenzio, complice di tali violenze" ha dichiarato duramente il Capogruppo di Fratelli d'Italia alla Camera, Tommaso Foti

Redazione
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Il bilancio del corteo pro Palestina che si è svolto ieri a Roma è di 31 feriti, di cui 30 agenti tra poliziotti e militari della Guardia di Finanza, e quattro civili in manette. Una conclusione piuttosto brutale se si tiene in considerazione l’intento pacifico della manifestazione, che voleva chiedere a gran voce la “liberazione della Palestina e del Libano dall’occupazione di Israele“. I cinquemila manifestanti che si sono riuniti a piazzale Ostiense hanno inizialmente rispettato questo obiettivo finché, verso la conclusione della protesta, alcune persone incappucciate hanno dato il via alle violenze nei confronti degli agenti.

Da quanto avvenuto a Roma arriva la conferma della fondatezza delle ragioni poste alla base del divieto emesso dalla questura di Roma” hanno sostenuto fonti del Viminale, chiarendo che tale decisione era stata presa in considerazione di alcune informazioni che avrebbero presagito la presenza nel corteo di infiltrati. “ Il primo fattore critico – hanno infatti spiegato dal Viminale era rappresentato dagli infiltrati intenzionati a utilizzare una numerosa manifestazione per confondersi all’interno di un corteo più ampio e attaccare obiettivi sensibili oltre che le forze di polizia, come poi effettivamente avvenuto a piazzale Ostiense“.

Tra le persone fermate, due sono denunciati a piede libero per resistenza, violenza e lesioni a pubblico ufficiale, mentre la posizione degli altri due è ancora al vaglio degli inquirenti. Il mondo della politica ha osservato con una certa preoccupazione quanto avvenuto nella Capitale, tra immagini insanguinate del premier Giorgia Meloni insieme al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, rispondendo al ferimento degli agenti con messaggi di solidarietà e di condanna della violenza nelle manifestazioni pubbliche.

I messaggi della politica italiana sul corteo

Sono diversi gli esponenti politici che hanno deciso di prendere parola e condannare quanto avvenuto ieri. Il filo conduttore dei messaggi, oltre alla vicinanza nei confronti degli agenti feriti, riguarda il silenzio delle opposizioni, che non hanno commentato quanto accaduto. Un silenzio che alcuni volti della politica hanno interpretato come una sorta di assenso, di approvazione nei confronti delle violenze. “Siamo curiosi di sapere cosa dirà adesso quella sinistra che in questi giorni ha attaccato il ministro dell’interno e il governo per aver deciso di non autorizzare cortei e proteste” si è infatti chiesta Licia Ronzulli, vice presidente del Senato e senatrice azzurra.

Licia Ronzulli (FI) sulla Guardia Costiera
Licia Ronzulli (FI)

Una domanda che però non ha ottenuto immediata risposta, come sottolinea anche il Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Tommaso Foti: “Non solo condanniamo tali efferatezze, ma aspettiamo che Schlein e compagni prendano una posizione chiara e netta, perché non è più accettabile questo silenzio, complice di tali violenze“. Molto duro anche l’eurodeputato leghista Roberto Vannacci, che ha voluto ricordare l’importanza delle forze dell’ordine e del loro impegno a tutelare la sicurezza dei cittadini e che ha voluto sottolineare: “Le proteste pacifiche sono un diritto sancito dalla Costituzione, ma devono essere svolte nel pieno rispetto della legge, senza mettere a repentaglio la vita e l’incolumità di chi è incaricato di tutelare la sicurezza di tutti noi“.

Tommaso Foti, Autonomia differenziata
Tommaso Foti, Capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera

Il Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha condannato fermamente la violenza perpetrata da alcuni manifestanti del corte pro pal, sottolineando che questi utilizzano “ogni assurdo pretesto per sfogare la loro assurda violenza“. Il premier ha poi concluso il suo messaggio con i ringraziamenti rivolti al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il e “tutti gli uomini e le donne che ogni giorno lavorano per garantire la nostra sicurezza‘”. Sulla falsariga del Capo del governo, il vicepremier Antonio Tajani ha definito “inaccettabili” le violenze che si sono verificate, per poi dichiararsi “solidale” con gli uomini della Polizia di Stato e della Guardia di Finanza feriti dai manifestanti.

I cortei in tutta Europa

L’Italia non è l’unica Nazione in cui il fine settimana precedente all’anniversario del 7 ottobre è stato caratterizzato dalla presenza di cortei, a favore di Israele o della Palestina. Tra la paura del terrorismo e degli infiltrati nelle manifestazioni, decine di cortei hanno visto la luce in tutta Europa e tanti altri sono già in programma per le prossime ore. Il tutto all’insegna del pacifismo. Eppure, le forze dell’ordine riempiono le piazze europee, tentando di evitare che nuove tragedie possano verificarsi.

A Berlino sono stati spiegati 500 agenti, che arriveranno a duemila in vista del 7 ottobre, con duri avvertimenti da parte del governo affinché ogni tipo di manifestazione di odio nei confronti della comunità ebraica sia repressa. A Londra sono stati 15 i manifestanti fermati dalle forze dell’ordine per aggressioni, incitamento all’odio e sostegno ad organizzazioni terroristiche. In Francia uno dei cortei della Capitale è stato guidato dai leader della sinistra Jean-Luc Mélenchon e Manon Aubry. Melenchon stesso avrebbe chiesto di “mettere bandiere palestinesi dove possibile a partire da martedì“. Nei prossimi giorni sono poi attese manifestazioni a Barcellona, Valencia, Cordoba e Malaga.

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