Alla Cop28 di Dubai, la premier Giorgia Meloni chiarisce i punti di lavoro nell’agenda politica. Nel giorno in cui a Roma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella firma il ddl Lollobrigida che prevede lo stop a produzione e vendita della carne sintetica, la presidente del Consiglio rilancia la battaglia per la carne ‘coltivata’ a fronte del rischio del cambiamento climatico.
Un summit importante quello a Dubai, dove sul tavolo richiama anche il bilaterale con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan per il conflitto in Medio Oriente.
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Cop28: le parole della Meloni sulla carne sintetica
“Non bisogna andare verso un mondo in cui i ricchi possono mangiare alimenti naturali e gli alimenti sintetici sono destinati ai poveri con impatti sulla salute che non possiamo prevedere” afferma la premier Meloni alla Cop28 di Dubai. In occasione del summit internazionale la presidente del Consiglio rivendica la strada percorsa dal governo italiano. Il provvedimento promulgato dal presidente della Repubblica Mattarella è stato trasmesso al Colle accompagnato da una lettera in cui il governo comunicava dell’avvenuta notifica del disegno di legge alla Commissione europea, con l’impegno a conformarsi a eventuali osservazioni che dovessero essere formulate da Bruxelles.
Il provvedimento dunque entra in vigore mentre alla Cop28 – nel panel dedicato ai sistemi alimentari – la premier sostiene la centralità della ricerca “non per produrre alimenti in laboratorio ma per garantire colture resistenti alle malattie e resilienti ai cambiamenti climatici e ideare tecniche agricole sempre più moderne e innovative“. L’Italia quindi, contribuirà con 100 milioni di euro al fondo ‘Loss and damage‘ per aiutare i Paesi maggiormente colpiti dalle conseguenze delle crisi climatiche.
“Una priorità per l’Italia è l’Africa, a cui non serve la beneficienza ma qualcosa di diverso, ovvero la possibilità di competere su basi paritarie. Per questo l’Italia ha deciso di destinare il 70% del Fondo per il clima da 4 miliardi di euro ai Paesi africani” aggiunge. Un discorso che per il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani, sembra un controsenso. In un’intervista a La Stampa afferma: “Ufficialmente la linea del nostro Paese è allineata a quella europea, con gli stessi obiettivi di riduzione delle emissioni. Ma allo stesso tempo non frena in nessun modo, anzi accelera, sull’utilizzo di fonti inquinanti, in particolare il gas“.
Meloni vorrebbe che l’Italia diventi hub del gas per tutta Europa: il famoso Piano Mattei. Ciafani non passa leggero dichiarando: “Piano Mattei è anti-storico. Mattei infatti fu un innovatore 70 anni fa e oggi dovremmo farci portatori del Piano Bergoglio, una strategia per rendere l’Italia hub delle rinnovabili“.
Cop28, Meloni e Erdogan sul Medio Oriente
La Cop28 è stata un occasione anche per ribadire l’impegno dei Paesi sul conflitto in Medio Oriente. La guerra tra Israele e Hamas è stato anche al centro del colloquio con il presidente turco Erdogan dove la Meloni “ha auspicato una nuova pausa umanitaria riconoscendo il ruolo della Turchia nell’evitare di allargare il conflitto al resto della regione“. Il focus del bilaterale è stato posto sulla ricerca di una pace duratura in Medio Oriente con l’annuncio di nuove misure umanitarie.
Erdogan sottolinea l’importanza di una “stretta cooperazione con l’Italia” per arrivare alla fondazione di uno Stato palestinese basato sui confini del 1967 ed è “essenziale prendere misure efficaci per fermare Israele in modo tale da porre fine alle uccisioni” a Gaza.
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