Redditi parlamentari, Conte attacca Renzi: “Ha ottenuto incarichi ben pagati da governi stranieri”

A partecipare alla polemica contro Renzi si unisce poi Carlo Calenda: "Ci dobbiamo vergognare perché non prendiamo soldi da autocrati, imprenditori, lobbisti, mentre veniamo lautamente pagati dai cittadini italiani per svolgere una funzione pubblica? E' questo il messaggio?"

Giulia Fuselli
4 Min di lettura

Una volta che Conte ha dichiarato il suo reddito in Parlamento non sono mancate le critiche o maliziose supposizioni di alcuni esponenti politici. A quanto pare, guadagnare ‘solo’ 24mila euro lordi è motivo di dibattito, e perché no, anche di strategia elettorale.

Il leader pentastellato si è reso paladino della giustizia agli occhi del movimento e non solo. “Quante ne ho rifiutate di consulenze da ex premier? Tante così” tuona Giuseppe Conte contro il leader di Italia Viva, Matteo Renzi.

Conte: la stangata a Renzi

Senza troppi giri di parole, Conte ribadisce la sua posizione sulle consulenze post presidenza del Consiglio. I 24 mila euro lordi corrispondono a due mesi e mezzo da deputato, dopo la proclamazione a ottobre 2022. Prima di quella data, il leader del Movimento non ha intascato nulla. “Beh un ex premier, quando finisce un mandato viene subito cercato dalle agenzie internazionali che si occupano di conferenze. Ho detto di no, anche se si trattava di ingaggi ben remunerati“.

Giuseppe Conte
Giuseppe Conte

Il gran rifiuto delle consulenze è una stangata verso Matteo Renzi, che invece, vanta un reddito che supera i 3 milioni anche grazie alle sue proficue partecipazioni. Inutile dire che Conte definisce Renzi come “immorale per aver ottenuto incarichi al saldo dei governi stranieri o di fondi sovrani“. A partecipare alla polemica contro Renzi si unisce poi Carlo Calenda:Ci dobbiamo vergognare perché non prendiamo soldi da autocrati, imprenditori, lobbisti, mentre veniamo lautamente pagati dai cittadini italiani per svolgere una funzione pubblica? E’ questo il messaggio?

Nonostante i suoi 24mila euro, Conte non muore certo di fame: “Non ho fatto voto di povertà“. Di fatto i risparmi cumulati dalla carriera di avvocato gli anno permesso di condurre una vita agiata e “non mi ha impedito di lottare politicamente per chi invece ha uno stipendio da fame o non ha niente“.

La risposta di Renzi

Le critiche mosse da Conte non scompongono Renzi che rilancia su Repubblica: “Facciamo un duello in tv“. Il leader di Italia Viva afferma che sui 3 milioni di euro dichiarati ne ha pagati circa 1 milione di tasse.

Matteo Renzi
Matteo Renzi

Renzi ne va fiero: “In un giorno ho pagato il triplo di quello che Conte ha pagato in un anno. Vi pare normale? Anzi, lui ha usufruito della detrazione per ristrutturare casa, io ho rinunciato a 21 mila euro di detrazioni Covid“.

Il botta e risposta con Gasparri

Tensioni anche dal leader di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri che afferma: “Dovrà dare più di una spiegazione e su come è riuscito a campare in condizioni così difficili“. Immediata la risposta del leader del Movimento 5 Stelle: “Non serve Sherlock Holmes per capire che per buona parte del 2022 non ho percepito nessun reddito perché dopo le dimissioni da presidente del Consiglio nel 2021 ho svolto attività politica per il M5S al quale e dal quale non ho chiesto né ricevuto alcuna retribuzione, indennità o gettone di presenza“.

Maurizio Gasparri, canone Rai
Maurizio Gasparri

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