Il presidente del M5s, Giuseppe Conte attacca la premier Meloni su Facebook: “Ha provato a racimolare qualche voto in più ragionando di pizzo di Stato”
Giuseppe Conte, presidente del Movimento 5 Stelle attacca duramente la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni sui social. Il motivo lo si legge direttamente su Facebook: “Qualche giorno fa Giorgia Meloni, parlando di tasse a Catania, ha provato a racimolare qualche voto in più ragionando di “pizzo di Stato”.
Il post su Facebook di Conte
Si legge nel post di Facebook del presidente Conte: “Un’esternazione grave, pericolosa e superficiale da parte di un Presidente del Consiglio. Ieri sono stato a Foggia dove chi si ribella al “pizzo”, quello vero, rischia la vita per mano della mafia o quantomeno di vedere le serrande del proprio negozio saltate in aria con il tritolo”.
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“Al Governo avevamo iniziato un percorso: dal rafforzamento dei presidi antimafia dello Stato in aree come questa foggiana, alle normative sul voto di scambio politico-mafioso fino alla norma Spazzacorrotti. Un lavoro che va consolidato, rilanciato e non sabotato. Questo Governo lavora invece per limitare i controlli nella Pubblica Amministrazione, per introdurre norme di favore per corrotti ed evasori, per limitare uno strumento investigativo fondamentale come le intercettazioni, per abolire l’abuso di ufficio che nel Conte II abbiamo circoscritto e definito meglio, ma che rimane determinante per ricostruire la rete ricattatoria delle attività mafiose”.
L’incontro a Foggia
Conte, sempre su Facebook, racconta di aver visitato l’ex Villa Lanza confiscata ai criminali. “Oggi ospita attività sociali in memoria di Giovanni Panunzio, un costruttore che nel 1992 pagò con la vita la sua ribellione ai clan, la scelta di non pagare il “pizzo”, di non cedere al ricatto mafioso. Ho poi incontrato cittadini e associazioni di questo capoluogo di provincia sciolto per infiltrazioni mafiose in una terra bellissima, la mia terra di origine. Una terra ferita e martoriata da fenomeni criminali, da mazzette, corruzione e voti elettorali in vendita per una manciata di euro.
“Ieri a Foggia eravamo in tanti. Dobbiamo essere in tanti per fare da “scorta” a chi si ribella al ricatto mafioso. Non possiamo lasciarli soli a fare gli eroi o, peggio, a diventare martiri” ha poi sottolineato. “Dobbiamo costruire una forte reazione politica, civile e sociale, qui a Foggia e dappertutto, che coinvolga tutti coloro che vogliono seriamente mettere all’angolo la corruzione e la malavita organizzata, allontanando compromessi, pratiche clientelari e rischiarando le troppe zone grigie. Servono persone con un senso granitico dell’etica pubblica, persone forti, persone che amano davvero la propria terra” ha infine concluso Conte. Si attendono quindi, ulteriori aggiornamenti.
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