Il Movimento delle Virgole: Conte democratizza anche le pause

Giuseppe Conte vuole talmente "bene alla stampa" in quanto unico vero democratico, che si è scomodato a scrivere una nota appendice all'intervista rilasciata a Carmelo Caruso su Il Foglio. Mancanza di fiducia in quanto è stato riportato o mancanza di coraggio per quanto è stato dichiarato?

Margherita Valigi
5 Min di lettura

Giuseppe Conte non si ferma un minuto e, a detta di Carmelo Caruso, ama fare le famose “vasche” e girovagare nei corridoi del Transatlantico per snodare quei contorti pensieri che affollano la sua mente. Dopo questa conversazione, riportata dall’intervista del giornalista de Il Foglio, Conte pubblica una nota esplicativa, di “accompagnamento”. Emergono, così, alcuni caratteri, tratti distintivi del profilo di Conte. Uno fra tutti, la sua instancabile volontà di mettere i puntini sulle “i”, forse per evitare rognosi fraintendimenti viste le sue condizioni amorose con Grillo, forse per darsi gli assist adeguati per elevarsi nell’intellettualismo politico.

La democrazia è solo pentastellata

Conte: “Il dem sono io!“, il titolo di Caruso per l’intervista rilasciata dal Presidente Cinque Stelle che ha catturato l’attenzione dei lettori. La curiosità è nata nella prospettiva di leggere l’ultima visione pentastellata sugli ultimi assetti della politica italiana. Inoltre, il leader del Movimento, ha deliziato i lettori del suo ausilio per una corretta lettura, al fine di “restituire il significato che ritengo più autentico e incisivo del ragionamento che ho esposto: il Movimento 5 Stelle conserva la sua vocazione originaria di “movimento” nella misura in cui non è diventato una struttura di potere e di clientelismo“. Quella che sarebbe considerata la differenza sostanziale con i partiti tradizionali. La chiave di lettura è palese.

Pur dopo 15 anni di attività politica”, dichiara l’Avvocato di Volturara Appula, “rimaniamo genuinamente “democratici” nella misura in cui poniamo al centro della nostra azione i bisogni delle persone e le concrete difficoltà che incontrano famiglie e imprese“. Da qui, rilancia l’asse con Fratoianni e Bonelli, provando a suggerire dei possibili nuovi scenari di coalizione di centrosinistra, mentre smentisce gli accordi con il centrodestra attribuendo il merito della “Caporetto di Meloni sulla Consulta” al Movimento. E la Schlein? Il Pd è ramificato e insediato, ammaliando e accarezzando, ma “i veri dem sono altri”.

Professor Conte

Il progettista di cambiamenti della società e di proposte concrete per migliorare la vita dei cittadini, com’egli stesso si è definito nell’intervista, emerge in tutta la sua modesta presunzione nel tracciare i confini dei rapporti esistenti tra i partiti. “Non posso prendere lezioni dal PD“, frecciata alla Schlein. “Non prendo ordini da nessuno“, in riferimento all’interlocuzione tra sinistra e Trump.Da professore conosco la capacità della sinistra di intortare, riguardo alla non democraticità del polo rosso.

L’autentico leader democratico questa volta non ha fatto uso di intermediari per dire ciò che pensava, probabilmente con lo scopo di autodefinirsi ed autodefinire il M5S. Questa sua dichiaratissima vena di pura democrazia non rimane legata e supportata dalla sola retorica, bensì è dimostrata e sostenuta da oggettivi numeri di certo rilievo. Alle elezioni l’unione dei voti di M5S e Avs è stata del 19,1%: “la somma fa il totale” e raggiungendo il valore dei dem di Schlein.

Vero Dem perché tutela la stampa

Per legittimare la sua democraticità, il Re dei DPCM si appella poi al suo amore viscerale per la stampa. Giustamente, giornalismo e comunicazione devono essere sciolti, liberi di esprimersi, tutelati e rispettati. Per questo motivo, Conte ha scelto di non querelare, pur avendo avuto svariate opportunità per poterlo fare nel corso della sua carriera. Avrebbe potuto chiedere cifre da capogiro, come altri leader. E ora, a detta sua, si ritroverebbe in tasca un bel +tot milioni di risarcimento.

Ma non l’ha fatto perché la stampa è un “presidio democratico” che non va delegittimato e Conte Dem è uno scanner vivente in grado di capire immediatamente se si tratta di scherno o di diffamazione. Caruso apprezza il Presidente, “grazie a lei, il M5S, di oggi, ha un rapporto genuino con la stampa, lei ha democratizzato un movimento di vaffanculisti“.

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