Giorgia Meloni non ha voluto rinunciare a due momenti di confronto estremamente importanti, nonostante fosse influenzata. A Bruxelles, nel corso del Consiglio europeo, infatti, la premier ha partecipato alla riunione informale sul fenomeno migratorio e alla prima sessione del Consiglio sull’Ucraina, che ha però lasciato. Stando a quanto emerso da fonti italiane, il presidente ha accolto la proposta degli altri leader di concedersi qualche ora di riposo a causa del suo “intenso stato influenzale“.
Meloni, prima di lasciare l’Europa Building, sede del Consiglio, per rientrare in hotel, ha delegato per rappresentare l’Italia nella prosecuzione dei lavori, il Primo Ministro greco, Kyriakos Mitsotakis, in quanto membro del Med5, ossia il gruppo costituito da Italia, Cipro, Grecia, Malta e Spagna che condividono la medesima visione sui flussi migratori.
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Il vertice ristretto tra alcuni degli Stati membri più interessati al tema delle soluzioni innovative da applicare alla gestione del fenomeno migratorio e del modello Albania, ha visto a capo tavola, la presidente Giorgia Meloni. La discussione tra leader si è concentrata in particolar modo sull’esigenza di disporre un rafforzamento del quadro normativo europeo in materia di rimpatri. Inoltre, si puntava a definire in modo chiaro ed efficace anche il concetto di Paese sicuro di origine e Paese terzo sicuro per ottenere soluzioni a partire anche dalla possibile creazione di “returns hubs” anche in Paesi terzi.
Per ora, secondo quanto si apprende, l’Italia, anche come Presidenza G7, avrebbe ribadito il suo sostegno all’Ucraina e alla sua legittima difesa, affinché si possa raggiungere l’obiettivo comune di costruire una pace equa e duratura. Una pace basata sul diritto internazionale e sui principi della Carta delle Nazioni Unite.
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