Consiglio dei ministri, la prima riunione dopo la pausa estiva, Meloni: “Sarà una manovra seria”

La protagonista indiscussa del Consiglio dei Ministri è stata sicuramente la Manovra. Affrontato anche tema migranti, indennità lavoratori spettacolo. Sul tavolo anche Tim e il problema "animali carnivori" sollevato da Salvini

Redazione
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Dopo una rigenerante pausa estiva in cui i protagonisti della politica italiana hanno riposato mente e corpo, dividendosi tra Puglia e Albania, ieri si è tenuto il primo (tanto atteso) Consiglio dei Ministri.

Affrontati temi caldi, a partire dai migranti, fino al decreto legislativo per riordinare gli ammortizzatori e le indennità per introdurre un incentivo per i lavoratori dello spettacolo, in previsione infatti, circa 21 mila lavoratori ai quali spetterebbero 1500 euro. Al Consiglio c’era anche il colosso Tim, con un Dpcm per attivare il memorandum d’intesa tra il Mes e il fondo americano Kkr, siglato il 10 agosto.

Consiglio dei Ministri, unica protagonista: la Manovra

Ma la protagonista indiscussa del Consiglio dei Ministri è una e una sola: la Manovra. Non a caso, una volta aperto il sipario del Cdm, le prime parole di Giorgia Meloni sono state per la Manovra che verrà: “Il primo step che abbiamo davanti è la scrittura della legge di bilancio, la più politica tra le leggi che un governo possa fare. Nel 2022 l’emergenza sull’energia ha rubato due terzi della manovra, ma questo non ci ha impedito di lanciare alcuni segnali importanti e di tracciare una direzione: penso al taglio del cuneo fiscale o alle risorse che abbiamo scelto di destinare alla famiglia”.

“Giorgetti designerà il quadro complessivo entro il quale ci muoveremo. Io mi limiterò ad alcune riflessioni e indicazioni. La prossima legge di bilancio dovrà essere seria, avendo lo scopo di incentivare la crescita, aiutare le famiglie più deboli, dare la spinta a chi produce e dare più soldi a famiglie e imprese“, ha dichiarato la premier Giorgia Meloni sempre a proposito della Manovra in Consiglio dei ministri

Dunque, in attesa della riunione di maggioranza del 4 settembre, il consiglio di ieri ha cominciato ad esaminare alcune misure. Sul piatto c’è un probabile rinnovo dei contratti pubblici, accompagnato dall’ottimismo del ministro Valditara: “Aspetto che gran parte delle nostre richieste vengano accolte”.

“Tutto ciò da fare avendo i piedi ben piantati a terra – ha avvertito la premier – poiché la congiuntura si sta facendo più difficile, partendo dal rallentamento dell’economia in Germnia (che porta conseguenze in tutta Europa, e sul nostro sistema industriale. Le risorse che abbiamo, bisogna utilizzarle con la dovuta attenzione“.

Esorto i ministri – afferma Meloni – a guardare oltre la semplice spending review. L’esempio da non imitare sono i bonus edilizi introdotti dal Governo Conte 2, compreso il bonus facciate”. Meloni cita poi i documenti dell’Agenzia dell’Entrate secondo cui ci sono più di 12 miliardi di irregolarità, “alla faccia di chi accusa il centrodestra di essere amico di evasori e truffatori. Grazie a norme scritte malissimo si è consentita la più grande truffa ai danni dello Stato“.  

Consiglio dei Ministri: il tema dei grandi carnivori sollevato da Salvini

Tra gli argomenti affrontati nel corso del Cdm, il tema dei grandi carnivori, preso in causa di Matteo Salvini, consegnando alla premier e ai colleghi di governo una lettera dei sindaci che denunciano una dura e complicata convivenza con animali pericolosi e aggressivi. Salvini ha suggerito di lasciare a Trento e Bolzano la possibilità di intervenire per gestire il fenomeno e garantire una convivenza sostenibile e di buonsenso.

Lo stesso Salvini è poi intervenuto anche per quanto riguarda lo stop per i veicoli diesel Euro 5 in Piemonte dal prossimo 15 settembre. Da oggi ci saranno infatti, a avrebbe dichiarato il vicepremier, approfondimenti tecnici “per evitare di creare disagi a centinaia di migliaia di famiglie e lavoratori”.

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