Il Congresso nazionale di Forza Italia si è concluso con l’elezione del nuovo segretario, l’erede di Silvio Berlusconi che sarà a capo del partito azzurro: Antonio Tajani. Una giornata importante per il vicepremier e ministro degli Affari Esteri che si è conclusa con il ‘sì’ unanime dei delegati azzurri presenti a Roma.
“Grazie di cuore a tutti per la fiducia che mi avete concesso – afferma il neo leader al Palazzo dei Congressi – Sono felice ma sento una grande responsabilità sulle spalle non è facile indossare la fascia da capitano dopo che l’ha indossata Silvio Berlusconi, non sarò mai Maradona però ce la metterò tutta cercando di coinvolgere il maggior numero di persone“. Il suo pensiero va anche alla famiglia Berlusconi, in particolare a Marina e Pier Silvio, che continuano a seguire con affetto e attenzione “la più bella creatura” del Cavaliere che è Forza Italia.
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Sono stati eletti anche quattro vicesegretari: Deborah Bergamini, con l’incarico di vicesegretaria vicaria, Roberto Occhiuto, Alberto Cirio e Stefano Benigni. Il presidente della Sicilia, Roberto Schifani è stato nominato presidente del consiglio nazionale: “Se c’è un partito che ha veramente combattuto la criminalità organizzata, l’ha combattuta a viso aperto, quello è Forza Italia. Lo abbiamo fatto attraverso le leggi sul carcere duro e sui sequestri, grazie a Silvio Berlusconi che le ha volute. Altri si sono riempiti la bocca, hanno fatto sfilate e marce, ma noi ci abbiamo messo la faccia, per non dire a volte anche le incolumità“, afferma nel suo intervento.
Forza Italia: le parole di Tajani
Tajani delinea subito gli obiettivi del partito di Forza Italia. Ai nostri microfoni risponde: “La prima sfida è quella delle Regionali. Abbiamo il voto in Sardegna, in Basilicata. Abruzzo, ma è chiaro che l’appuntamento più importante è quello delle europee dell’8 e del 9 di giugno dove il nostro obiettivo è arrivare al 10%. Ciò guardando quella fascia di elettori che sta tra Elly Schlein e Giorgia Meloni. Sono convinto che queste persone cercano un punto di riferimento, serietà, credibilità, stabilità e affidabilità e questo noi vogliamo essere e crediamo di poterlo dimostrare“.
Nel suo intervento a Palazzo dei Congressi il leader di Forza Italia chiarisce che non esiste nessuna crisi del centrodestra. “Lo dico a tutti i nostri avversari politici, andremo avanti fino alla fine della legislatura. Ma non siamo uguali, siamo forze diverse, e se il centrodestra oggi è al governo dobbiamo dire grazie a Berlusconi, perché ricordo nel 1994 i suoi sforzi per mettere insieme il Nord leghista, con il Centro e il Sud. Lui è riuscito a riunire le forze e a fermare la “gioiosa macchina da guerra” del Pci“.
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