Emendamenti al Dl Milleproroghe, Gasparri: “La soluzione migliore a tutela delle imprese”. Ma +Europa non ci sta: “E’ una vergogna”
Si va verso la proroga per le concessioni balneari, in attesa poi di una nuova soluzione. Pronti due emendamenti di Forza Italia al Dl Milleproroghe che dovrebbero, nei prossimi giorni, cristallizzare la situazione attuale, dilatando i tempi fino a due anni. A firmare i due provvedimenti degli azzurri sono Lucia Ronzulli e Maurizio Gasparri: documenti condivisi anche con Lega e Fratelli d’Italia.
Lo scenario e la proroga
“Dobbiamo trovare una soluzione rapida – spiega Gasparri in una nota – e nei modi dovuti, per tutelare le aziende del settore. Per questo abbiamo presentato due emendamenti al Dl Milleproroghe, a firma Ronzulli, Gasparri, che prorogano le scadenze previste nel decreto concorrenza dell’allora governo Draghi, di uno o due anni, tempo entro il quale, secondo noi, vanno trovate soluzioni definitive una volta per tutte. Gli emendamenti sono stati condivisi anche dalla Lega con i senatori Marti e Centinaio. Una trasversalità reciproca la nostra, visto che anche io ho firmato l’emendamento presentato da Marti, Centinaio e altri senatori leghisti. Sul tema ho avuto modo di confrontarmi anche con il senatore Malan capogruppo FdI in Senato”.
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Le reazioni: + Europa non ci sta
Uno scenario che non trova d’accordo + Europa, che parla tramite Giordano Masini, coordinatore della segreteria. “Le gare sono uno strumento a difesa dei consumatori, della concorrenza e del lavoro, permettono di avere un’offerta migliore a prezzi migliori. Prorogarle ancora significa continuare ad affrontare le procedure di infrazione avviate nei nostri confronti dall’Ue e perpetuare un sistema iniquo che permette ad esempio ai gestori del Papeete di fatturare milioni ogni anno pagando un canone di concessione di poche migliaia di euro per il tratto di litorale occupato. E a proposito di Papeete, sapete a quale ministro potrebbe essere affidato il dossier balneari, dopo l’ennesima proroga? Esatto, proprio a Salvini. Chissà cosa mai potrebbe andare storto”.
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