Ciriani nega le nuove tasse ma avverte: “È finita l’epoca dei soldi usati allegramente”

"Voglio rassicurare tutti: non siamo assolutamente il governo delle tasse né dell'aumento delle tasse" ha sostenuto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, aggiungendo che per il momento non è prevista alcuna tassa patrimoniale

Redazione
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I “sacrifici per tutti” invocati dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti continuano a preoccupare l’Italia. La possibilità di nuove tasse, dopo le promesse del governo e dello stesso ministro, potrebbe rappresentare uno spartiacque importante per l’esecutivo Meloni. L’aumento delle accise sul Diesel, le nuove imposte per i più fortunati” e il taglio di alcuni bonus minori, potrebbero smentire le promesse del premier, causando anche un calo di consensi tra la popolazione. A seguito delle parole di Giancarlo Giorgetti a Bloomberg, che hanno fatto crollare la Borsa di Milano fino al -1,5%, il Presidente del Consiglio si sarebbe mostrata sorpresa sia per le tempistiche che per il contenuto della sua intervista.

Il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, ha quindi voluto chiarire alcuni punti riguardanti la manovra finanziaria e in generale l’attualità politica del Paese, sottolineando quali sono i reali intenti del governo in materia di economia. “Un’epoca, quella dei soldi usati allegramente, gettati dalla finestra, dei superbonus in chiave assistenziale o elettorale, si è chiusa una volta per tutte” ha dichiarato il ministro, ospite di Maria Latella a Radio24, spiegando nello specifico il significato delle parole di Giorgetti.

Ciriani ha poi sottolineato che l’intento del governo non è quello di aggiungere nuove tasse, ma di migliorare per quanto possibile la situazione finanziaria del Paese. Questo obiettivo, però, potrà essere raggiunto solamente evitando gli errori del passato, anche in materia di tempistiche di approvazione. La Legge finanziaria per il 2025 dovrà quindi essere analizzata a fondo sia dalla Camera che dal Senato, senza sprint finali o corse contro il tempo per rispettare le deadline imposte al Parlamento.

Ciriani: “Non sarà una manovra lacrime e sangue

Il ministro ha sottolineato che Giancarlo Giorgetti ha voluto utilizzare un linguaggio serio e responsabile per introdurre una Legge finanziaria che si pone l’obiettivo di risolvere importanti problemi riguardanti l’economia del Paese. In questo senso, però, non si tratterà diuna manovra lacrime e sangue” perché non sarebbe previsto alcun aumento delle tasse; al contrario il governo si sarebbe posto l’obiettivo di “continuare a usare i soldi che abbiamo, che non sono tantissimi“. Nonostante le difficoltà si tenterà anche di “venire incontro alle fasce meno abbienti” tramite una serie di iniziative.

Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento
Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento

Il taglio del cuneo fiscale e un bonus di 100 euro per le famiglie più povere sono le misure su cui il governo non ha intenzione di rinunciare. “Voglio rassicurare tutti: non siamo assolutamente il governo delle tasse né dell’aumento delle tasse” ha sostenuto il ministro per i Rapporti con il Parlamento, tentando di sconfessare le voci che ormai si aggirano intorno al governo Meloni. Ciriani ha quindi aggiunto che, a differenza della Francia che si troverebbe in una situazione più grave della nostra, “la patrimoniale non è all’orizzonte“.

Nonostante queste rassicurazioni, il ministro ha voluto aggiungere che l’efficacia della Legge di bilancio sarà garantita anche attraverso un rigoroso rispetto delle tempistiche da parte del Parlamento. “Il mio compito e la mia speranza è che questa volta si possa consentire sia alla Camera che al Senato di poterla esaminare con calma” ha infatti sottolineato Ciriani, evidenziando che il calendario della Legge di Bilancio è chiaro: “Il 9 ottobre viene approvato il Piano strutturale di bilancio e poi alla fine del mese viene inviata alla Camera e poi al Senato la nuova legge di bilancio“.

Affinché tali obiettivi vengano raggiunti nei tempi stimati, secondo Ciriani è necessario uno sforzo da parte di tutti, affinché “sia alla Camera che al Senato maggioranza e opposizione possano fare un lavoro calmo e approfondito“. Il ministro ha quindi sottolineato che al momento la situazione economica italiana sembrerebbe all’alba di una ripresa importante, come dimostrerebbe l’attenzione che gli investitori esteri starebbero donando all’Italia. “Significa che questi credono nel Paese e nella  possibilità di investire in Italia” ha dichiarato Ciriani, sottolineando che ciò deriva proprio dalla presenza nel Paese di un governo stabile.

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