Chiocci, Preziosi, Orfeo: tutte le nomine in Rai. Pd: “Lenzuolata di nomine monocolore”

3 Min di lettura

Il Cda ha dato disco verde al pacchetto di nomine a direzioni di testate e generi proposto dall’ad Roberto Sergio

Via libera a maggioranza del Cda Rai per le nomine di Gianmarco Chiocci alla direzione del Tg1 e Antonio Preziosi alla direzione del Tg2. Conferma di Mario Orfeo al Tg3, l’arrivo di Francesco Pionati al Gr e Jacopo Volpi a RaiSport. Il Cda ha dato disco verde al pacchetto di nomine a direzioni di testate e generi proposto dall’amministratore delegato Roberto Sergio.

La soddisfazione della maggioranza

“Da oggi la Rai riparte dopo anni di immobilismo. Siamo stati tempestivi per superare lo stallo, garantendo un servizio plurale e di qualità. Auguri di buon lavoro a tutti gli uomini e le donne di questa azienda che lavorano per dare alla nazione una informazione sana ed equilibrata”, afferma il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi, componente della commissione di Vigilanza Rai. “Professionisti di altissimo profilo che sapranno fondare sull’esperienza e la competenza la garanzia del pluralismo, fondamentale per il servizio pubblico”, dichiara il vicepresidente FI della Camera Giorgio Mulé. “L’informazione della Rai apre un nuovo corso”, commenta la presidente dei senatori di Forza Italia, Licia Ronzulli. “I direttori appena nominati alla guida delle testate giornalistiche sapranno coniugare imparzialità e diritto di cronaca, al servizio dei cittadini e dei telespettatori che meritano un servizio pubblico all’altezza delle loro aspettative”.

L’opposizione del Pd: “Lenzuolata di nomine monocolore”

“Nella Rai del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, non c’è posto per le donne e non c’è posto per il pluralismo”, dicono in una nota Sandro Ruotolo responsabile nazionale Informazione, cultura e culture, memoria del Partito Democratico e Stefano Graziano, capogruppo Pd in commissione parlamentare di Vigilanza Rai. “La lenzuolata di nomine, con astensioni e voti contrari, è un pessimo segnale per il servizio pubblico. Un monocolore dove vince il punto di vista della maggioranza di governo. Senza presentare il piano editoriale e il piano industriale hanno cambiato i vertici dell’informazione e dei generi televisivi a un anno dalla scadenza naturale del consiglio d’amministrazione. Come Partito Democratico vigileremo perchè vengano garantiti i punti di vista diversi e siano bandite le liste di proscrizione. Come Partito Democratico ci impegneremo, dopo aver ascoltato anche la societa’ civile, a presentare in Parlamento la riforma della governance Rai”.

© Riproduzione riservata

Condividi questo Articolo