Il grande trionfo della destra e il taglio dei parlamentari sono stati determinati per molti nomi della politica. Chi esce e chi invece (ri)entra in Parlamento nella prossima legislatura?
Luigi Di Maio è stato fatto fuori dal collegio uninominale di Napoli Fuori Grotta – ironia della sorte – proprio da un ex compagno di partito: il pentastellato Sergio Costa. Lo scarso risultato ottenuto dal già ministro degli Esteri Di Maio lo ha reso il grande escluso di queste elezioni. Il leader di Impegno civico – tagliato fuori dalla legge costituzionale sulla riduzione dei parlamentari per cui si era fortemente battuto nel 2020 – non è però l’unico dei “big” della politica messo da parte. Nel centrosinistra infatti pesano anche le sconfitte di Stefano Ceccanti e Monica Cirinnà nei collegi di Pisa e Roma Fiumicino. La disfatta del centro sinistra segna un epilogo tragico anche con la mancata conquista dell’uninominale di Livorno da parte di Andrea Marcucci – vinto invece dal leghista Manfredi Potenti – e con la sconfitta del sindacalista Aboubakar Soumahoro del collegio di Modena da Daniela Dondi per la Camera.
Chi rientra in pista: i nomi
Rientra invece in pompa magna il Cavaliere: Silvio Berlusconi dopo aver vinto il collegio uninominale a Monza ottiene l’elezione in Senato. Ora ci sarà solo da valutare un suo possibile incarico nel futuro governo con la possibile guida di Giorgia Meloni. Il centrodestra si rallegra anche a Cremona con Daniela Santanché che strappa via la vittoria all’economista dem Carlo Cottarelli. All’uninominale di Milano il segretario di +Europa, Benedetto Della Vedova, è riuscito ad avere la meglio su Giulio Tremonti, così come Pier Ferdinando Casini. L’ex presidente della Camera dei deputati torna in senato grazie al successo conseguito a Bologna su Vittorio Sgarbi. Conquista innegabile quella del centro destra un po’ in tutta Italia, soprattutto a Sesto San Giovanni, dove Isabella Rauti ha superato di 15% punti percentuali su Emanuele Fiano.
