Caso Santanchè, Agenzia delle Entrate: 1 milione e mezzo di debito da pagare in 10 anni

La mozione di sfiducia per la ministra del Turismo, Daniela Santanchè è richiesta dai 5 Stelle. La ministra: "Non partecipo ai processi mediatici"

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Nessuna tregua per la ministra del Turismo, Daniela Santanchè. Dopo lo scandalo finanziario delle due aziende Ki Group e Visibilia mostrato dall’inchiesta di Report, i 5 Stelle hanno presentato la mozione di sfiducia.

Caso Santanché: l’accordo con Agenzia delle Entrate

È stato raggiunto l’accordo tra Visibilia srl e l’Agenzia delle Entrate. Secondo fonti giudiziarie si tratta di quasi 1,3 milioni di euro di debiti fiscali in dieci anni, esattamente 1,294 milioni con 20 rate semestrali. È quanto trapela da fonti giudiziarie. Un accordo che andrà nel fascicolo del giudice civile, e permetterà di allontanare lo spettro della bancarotta ipotizzata dai pm di Milano che indagano anche per falso in bilancio nei confronti del’impresa fondata dalla ministra del Turismo Daniela Santanché.

Caso Santanchè: “Non ha pagato i contributi”

Alcuni ex dipendenti di Ki Group si sono rivolti all’Ispettorato del Lavoro e dell’Enasarco e sbucano nuovi retroscena. Lo scopo era di verificare se siano stati versati i contributi, oltre a compensi e Tfr. Il Ki Group, infatti, doveva versarli dal 2020. Il Fatto Quotidiano fa sapere che Claudia Micucci, agente per il Lazio, deve avere 3 mila euro. “Enasarco vede il versato e non ciò che è da versare, ma dai miei conteggi mancano anche 2.088 euro di contributi per il 2021-22″ racconta.

Mi costava più un avvocato che venirne a capo. Il problema era che non li pagava, se non dietro sollecito, come i fornitori. La merce non arrivava in magazzino e i clienti non compravano più articoli” ha poi aggiunto.

Caso Santanchè: richiesta proroga indagini notificata il 17 luglio

La richiesta di proroga delle indagini della Procura di Milano, in cui la ministra del Turismo Daniela Santanché è indagata nell’inchiesta sulla mala gestio delle imprese Visibilia e Ki Group, è stata notificata via posta, lo scorso 17 luglio all’indirizzo di casa sua a Milano.

L’atto giudiziario è stato recapitato alla Santanché, due giorni fa, lunedì 17 luglio, alle 11.40. A ritirare la busta con dentro la richiesta di proroga delle indagini, è stata un'”addetta alla casa”. Inoltre la richiesta di proroga (2 pagine in tutto) è stata recapitato a due ex amministratori che figurano tra gli indagati per bancarotta e falso in bilancio: l’11 luglio a Davide Mantegazza e due giorni dopo, il 13 luglio, a Massimo Gabelli.

Nella richiesta del pm Maria Gravina e dell’aggiunto Laura Pedio, ci sono anche i nomi del “finto principe” nonché compagno di Daniela, Dimitri Kunz e della sorella Fiorella.

Caso Santanchè: la mozione di sfiducia

“Abbiamo calendarizzato la mozione di sfiducia al ministro del Turismo, Daniela Santanché, mercoledì prossimo, 26 luglio, alle 10” ha riferito il presidente dei senatori M5s, Stefano Patuanelli, al termine della Conferenza dei capigruppo di Palazzo Madama. 

Il caso è nato dal servizio di “Report” in cui sono state mostrate le attività imprenditoriali di Visibilia e di Ki group, la società acquistata nel 2006 da Santanchè insieme all’ex compagno Canio Mazzaro imprenditore farmaceutico.

Caso Santanchè: le parole della ministra

In un’intervista alla Verità, la Santanchè ha affermato: “Io vado avanti e non è nelle mie disponibilità decidere il che fare. Non capisco da cosa mi dovrei difendere. Io sono una cittadina e non partecipo ai processi mediatici. La verità è quella dei tribunali. Ricordo che comunque, ad oggi, non ho ricevuto alcun avviso di garanzia. Ho fiducia nella giustizia, vediamo“. 

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