Dal caso Sangiuliano alle fragilità del governo Meloni: la sentenza di Renzi

Per Renzi tutta questa vicenda si traduce in un governo che consiste nell''amichettismo'

Redazione
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Per il governo Meloni non è un periodo semplice. Il leader di Italia Viva, Matteo Renzi ne è ben consapevole. A pochi giorni dall’inizio del G7 per la Cultura a Pompei, il ministro Gennaro Sangiuliano ha rassegnato le dimissioni dopo il caso mediatico esploso su Maria Rosaria Boccia e la sua presunta nomina di Consigliere per i Grandi Eventi.

Renzi sul caso Sangiuliano

Il caso è stato un po’ la punta dell’iceberg per le ‘figuracce’ del governo Meloni e Renzi incalza su questo punto. In un’intervista rilasciata a Il Foglio, l’ex premier Sangiuliano ha portato la sua arroganza in giro per il Paese quando la sua mansione in Italia è una delle più affascinanti. Il leader di Iv ricorda poi le parole dell’ex presidente Usa, Barack Obama: “Sei il guardiano dei sogni e dell’eredità di un Paese“.

Per Renzi l’ex direttore del Tg2 era lo zimbello del dicastero. Tutta la vicenda ha visto l’interesse degli italiani e l’attenzione si è spostata inevitabilmente sulla credibilità dell’esecutivo italiano e sulle competenze per le quali un collaboratore viene assunto a lavorare.

Renzi poi attacca: “Sangiuliano è uno che spiega che Colombo seguiva i passi di Galileo quando quest’ultimo non era ancora nato. Do ragione alla premier: si tratta di un ministro che riscrive non solo la storia, ma anche la geografia, tutto“. Davanti queste premesse il leader di Italia Viva si domanda se esista una persona all’interno della destra che pensi all’importanza della cultura in veste politica, ma non trova alcuna risposta positiva.

Renzi: “Responsabilità alle opposizioni”

Per Renzi tutta questa vicenda si traduce in un governo che consiste nell”amichettismo‘. Al Foglio, infatti, afferma che la destra ha una concezione diversa delle istituzioni. Il leader di Italia Viva poi ricorda la notizia per la quale lui e il Fatto Quotidiano avessero organizzato un complotto: “News fantastica. E’ bastato scrivere al presidente del Senato, Ignazio La Russa, per fare in modo che le voci sparissero“, ha aggiunto.

In tutto questo panorama politico, l’opposizione deve assumersi le proprie responsabilità. Renzi ne è consapevole e al Foglio risponde: “Esiste un tema di contenuti fondamentale a partire dalle armi in Ucraina, alla posizione sugli Esteri del leader pentastellato, Giuseppe Conte e alla questione Orban“, afferma.

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