Il deputato di Fratelli d’Italia svela: “Quattro parlamentari sono andati da lui in carcere”. Il ministro risponde: “Escludo rapporti con qualsiasi partito”
“Quattro deputati del Pd hanno fatto visita in carcere a Cospito”. Un’accusa che arriva dai banchi di Fratelli d’Italia, in particolare dallo scranno di Giovanni Donzelli, deputato Fdi che martedì mattina è intervenuto in aula. Uno scenario ricacciato indietro direttamente dagli esponenti Dem e che trova lo stop anche del guardasigilli Carlo Nordio, al centro in questi giorni di grande attenzione mediatica proprio per via delle vicende legate al detenuto abruzzese.
La ricostruzione di Donzelli
“Cospito – ha spiegato Donzelli nel suo intervento – è un terrorista e lo rivendicava con orgoglio dal carcere. Dai documenti che si trovano al Ministero della Giustizia, Francesco Di Maio del clan dei casalesi diceva, incontrando Cospito: ‘Pezzetto dopo pezzetto si arriverà al risultato’, che sarebbe l’abolizione del 41 bis. Cospito rispondeva: ‘Dev’essere una lotta contro il 41 bis’. Ma lo stesso giorno, il 12 gennaio 2023, mentre parlava con i mafiosi, Cospito incontrava anche i parlamentari Serracchiani, Verini, Lai e Orlando. Io voglio sapere se la sinistra sta dalla parte dello Stato o dei terroristi”.
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La replica del Pd
Non tardano ad arrivare le repliche del Partito Democratico. “Donzelli – spiega su Twitter Enzo Amendola, capogruppo Pd in commissione Esteri della Camera – coordinatore del partito della premier Meloni, usa le parole in Parlamento come un manganello, accostando il Pd ai terroristi e ai mafiosi. Un analfabeta istituzionale, che scambia l’Aula per un comizio di piazza, offendendo il Parlamento e la comunità democratica”. “Ci sono molte ragioni – spiega Giuseppe Provenzano, vicesegretario Pd – per cui l’onorevole Donzelli dovrebbe vergognarsi, non le ho richiamate tutte. Oggi ha infangato con accuse assurde l’unità che la politica dovrebbe avere sulla lotta alla mafia, disonorando la memoria dei nostri martiri. FdI fa peggio, Giorgia Meloni si scusi”.
Nordio calma le acque
In mattinata aecco anche la presa di posizione del ministro Carlo Nordio, che smentisce incontri formali. “Escludo in via assoluta che vi sia un rapporto con esponenti, non solo del Pd , ma di qualsiasi gruppo parlamentare. E’ scritto nella legge che i parlamentari hanno sempre il diritto di visitare i detenuti. Ed è un dovere dei deputati fare questa sorta di visita pastorale”.
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