Caso Amazon Italia, Gasparri: “Pensano di governare il mondo senza pagare”

Anche il ministro dell'Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso il suo parere sul sequestro dei 121 milioni di euro : "Molto semplicemente, penso che con gli strumenti che l'intelligenza artificiale renderà disponibili, tutto quello che facciamo, anche in termini di minori o maggiori fedeltà fiscali, diventerà un patrimonio informativo utile per contrastare queste forme di evasione"

Redazione
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I finanzieri del Comando Provinciale di Milano stanno eseguendo un sequestro preventivo d’urgenza, emesso dalla Procura di Milano, nei confronti della filiale italiana di Amazon, specializzata nel settore dei trasporti e della distribuzione di prodotti legati all’e-commerce. L’importo complessivo del sequestro ammonta a oltre 121 milioni di euro. Le indagini, coordinate dal Nucleo di polizia economico-finanziaria di Milano con la collaborazione del settore contrasto illeciti dell’Agenzia delle Entrate, riguardano la somministrazione illecita di manodopera.

Complessa frode fiscale

L’inchiesta si concentra su una presunta frode fiscale derivante dall’uso illecito di fatture per operazioni giuridicamente inesistenti, stipulate attraverso contratti fittizi di appalto per la somministrazione di manodopera. Questi contratti violavano la normativa di settore e comportavano l’emissione e l’utilizzo di falsi documenti.

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Ricostruendo la filiera della manodopera, è emerso che i rapporti di lavoro con la società committente erano schermati da società filtro, che a loro volta si avvalevano di diverse società cooperative (società serbatoio). Queste ultime hanno sistematicamente omesso il versamento dell’IVA e degli oneri di natura previdenziale e assistenziale. La Procura sottolinea che sono in corso diverse perquisizioni nelle province di Milano e Torino, con contestuale notifica di responsabilità amministrativa degli enti in relazione ai presunti illeciti commessi dai dirigenti della società, a favore di quest’ultima.

Sfruttamento dei lavoratori e danni all’erario

La condotta illecita di Amazon Italia Transport, la Srl che si occupa delle consegne dell’ultimo miglio per il colosso dell’e-commerce, dura da numerosi anni e ha comportato sia lo sfruttamento sistematico dei lavoratori sia ingenti danni all’erario. La Procura di Milano, con i pm Paolo Storari e Valentina Mondovì, ha chiesto il sequestro d’urgenza di oltre 121 milioni di euro.

I pm evidenziano che la frode fiscale prevede che chi effettua la consegna finale sia diretto da un software gestionale che organizza il lavoro dei singoli corrieri, ma risulti formalmente dipendente di cooperative serbatoio di manodopera, con presunti vantaggi economici per Amazon. L’urgenza del sequestro è giustificata dal fatto che il meccanismo fraudolento è tuttora in atto, causando rilevanti perdite per l’erario e prolungando situazioni di sfruttamento lavorativo.

Reazioni politiche

Maurizio Gasparri, presidente dei senatori di Forza Italia, ha commentato: “Apprendo dalle agenzie di stampa che ad Amazon sono stati sequestrati 121 milioni di euro per frode fiscale, nell’ambito di un’indagine che vede al centro anche lo sfruttamento del lavoro. Questo conferma le tesi che ho sempre sostenuto: questi giganti della rete pensano di comandare il mondo, senza pagare nulla e utilizzando tecniche sempre più opache. Giustizia fiscale e tutela dei diritti dei lavoratori sono per noi delle priorità“.

Anche il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, ha espresso il suo parere: “Molto semplicemente, penso che con gli strumenti che l’intelligenza artificiale renderà disponibili, tutto quello che facciamo, anche in termini di minori o maggiori fedeltà fiscali, diventerà un patrimonio informativo utile per contrastare queste forme di evasione”. Ha poi aggiunto che l’azione della Guardia di Finanza contro Amazon e lo sfruttamento dei subfornitori dei lavoratori della logistica ha permesso di sequestrare un centinaio di milioni di euro.

Il ruolo di Amazon

La Procura specifica che le singole società affidatarie del servizio di consegna non dispongono di alcun potere discrezionale nello svolgimento dell’attività, in quanto i lavoratori possono interloquire solo con il dispositivo informatico fornito da Amazon, che impartisce le direttive operative per le consegne. Questi dispositivi elettronici sono studiati per massimizzare la produttività, lasciando agli appaltatori solo compiti accessori, come l’assegnazione dei ruoli e l’organizzazione dei turni.

Nel sistema piramidale delle società filtro, Amazon Italia Transport Srl si trova al vertice, avvantaggiandosi attraverso prezzi di prestazioni di servizio frutto degli indebiti vantaggi fiscali perseguiti. Tre persone risultano indagate per le dichiarazioni presentate dal 2017 al 2022.

L’indagine prosegue, mentre la Procura di Milano cerca di mettere fine a un sistema che ha danneggiato non solo i lavoratori, ma anche l’erario italiano.

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