Carburanti e balneari, è stallo in maggioranza: slitta il voto 

M. C.
4 Min di lettura

Nuovi incontri con le parti interessate, è scontro sull’esposizione dei prezzi dei carburanti. Per le concessioni si allontanano gli emendamenti firmati da Lega e Fi 

Maggioranza in stallo su carburanti e balneari. Gli scenari ipotizzati dagli analisti nei giorni scorsi rispetto alle difficoltà che il governo avrebbe incontrato per risolvere le due questioni si stanno concretizzando in questi giorni, in cui, a dir la verità, l’attività politica è in stand by in attesa del voto della Regionali di domenica e lunedì. 

Il primo fronte: i carburanti 

Il fronte più caldo è quello della benzina. Martedì è andata in scena una riunione di maggioranza a cui ha preso parte anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, insieme al presidente della commissione Attività produttive, Alberto Gusmeroli. Nella stessa commissione sarebbe dovuta iniziare mercoledì la votazione degli emendamenti, ma la seduta è stata sconvocata ufficialmente perché “si è deciso un rinvio della commissione, in attesa dei due tavoli tecnici del governo con i gestori che si terranno domani al Mimit”, come ha spiegato il deputato di Fdi Gianluca Caramanna. 

Cosa manca: il pericolo “cartello” 

La questione da risolvere ruota attorno all’emendamento al decreto presentato ieri dall’esecutivo, che conferma l’obbligo per i gestori di esporre il prezzo medio accanto al prezzo praticato – accanto alla creazione di un app consultabile dagli automobilisti – con cui sarebbe in linea FdI. Gli emendamenti proposti da Forza Italia e Lega, invece, prevedono solo l’esposizione di un Qr Code che rimanda al sito del Mimit. “Malgrado il parere contrario dell’Antitrust, espresso in più occasioni, e gli emendamenti a firma degli altri partiti di maggioranza e di tutte le opposizioni, il Governo resta fermo sulla irragionevole decisione di imporre la realizzazione di un nuovo cartello per esporre il prezzo medio dei carburanti”, conferma Assopetroli Assoenergia. E all’attacco va anche il Movimento 5 Stelle: “Anche il decreto Carburanti è la riprova, l’ennesima che abbiamo visto da ottobre in avanti, di come questa maggioranza sia divisa su tutto, con la commissione Attività produttive prima convocata e poi sconvocata per il timore diffuso della maggioranza di andare sotto”. 

Il nodo delle concessioni balneari 

Sull’altro fronte resta aperto il nodo balneari. Martedì incontro tra i rappresentanti nazionali delle associazioni di categoria del settore balneare e una delegazione di Fratelli d’Italia, per fare il punto. L’intento è quello di trovare un percorso condiviso, ma l’ipotesi di una proroga del termine del 31 dicembre 2023 per mettere a gara le concessioni – come prevedono gli emendamenti al Milleproroghe presentati da FI e Lega – non sembra percorribile. E quindi si continua a trattare per arrivare a una proroga della delega al governo, che darebbe all’esecutivo alcuni mesi di tempo in più per una riforma strutturale del settore, auspicata anche dalla premier Giorgia Meloni. 

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