Azione, Calenda: “Serve dialogo con avversari. Opposizioni? Non reggeranno su politica estera”

In questo senso, il leader di Azione ha chiarito che se il dialogo non dovesse più servire a nulla, soprattutto in un momento storico così complesso come quello attuale, allora è necessario "chiudere questa democrazia, perché non esiste democrazia che non sia fondata sul dialogo"

4 Min di lettura

Il Congresso di Azione, il partito fondato da Carlo Calenda, è in corso oggi a Roma, alla presenza di nomi provenienti dal mondo della politica bipartisan. Il motto del leader del partito, infatti, è sempre quello di evitare di cedere al bipolarismo fondato solo sulle differenze, per cercare invece di trovare punti in comune tra le diverse posizioni per assicurare il benessere del Paese.

Viviamo un momento talmente drammatico dal punto di vista economico e geopolitico che non possiamo protrarre la contrapposizione permanente e men che mai sulle stupidaggini mediatiche“, ha infatti spiegato l’ex ministro in un’intervista su Quotidiano Nazionale, prima di giungere al congresso e fermarsi a parlare con i cronisti.

Oggi è previsto anche l’intervento del premier Giorgia Meloni che, come spiegato da Calenda, “è una nostra avversaria, ma con gli avversari si parla“. In questo senso, il leader di Azione ha chiarito che se il dialogo non dovesse più servire a nulla, soprattutto in un momento storico così complesso come quello attuale, allora è necessario “chiudere questa democrazia, perché non esiste democrazia che non sia fondata sul dialogo“.

Calenda: “Schlein assente, ma Pd sarà ampiamente rappresentato”

Con queste premesse, dunque, è stato aperto un congresso che non solo si prefigge di ristabilire solide basi per il partito, ma anche di aprire a nuovi confronti con le forze politiche. La segretaria del Pd, Elly Schlein, non parteciperà ai lavori e sulla sua assenza Calenda non ha voluto cedere a polemiche: “Il Pd sarà ampiamente rappresentato da Pina Picierno, Paolo Gentiloni, Lorenzo Guerini, Francesco Boccia“.

Il leader di Iv, Matteo Renzi
Matteo Renzi, leader di IV

Sull’ex leader del Terzo Polo, Matteo Renzi, Calenda ha deciso di chiudere subito la questione con una semplice frase, a racchiudere le differenze che li caratterizzano: “Renzi ha fatto una scelta politica, quella i stare con il campo largo, prima ancora quella di votare La Russa“.

Sulla possibilità di un dialogo con le opposizioni, quindi, l’ex ministro ha sottolineato che questo sarebbe più difficile da raggiungere in quanto mancherebbe una posizione unitaria da parte delle varie forze politiche. Così, secondo Calenda, il fronte del centrosinistra rischierebbe di frantumarsi sulla politica estera.

Calenda: “Trump e Vance vogliono distruggere l’Europa”

Proprio sugli esteri, poi, il leader di Azione ha sottolineato che ad oggi l’Europa affronta un momento di grande cambiamento, in quanto sta iniziando a mancare il sostegno degli Usa, finora sempre garantito. Un “momento da svolta epocale“, lo ha definito l’ex ministro, chiarendo che l’Ue deve rafforzarsi e prepararsi perché solo in questo modo è possibile evitare i rischi della guerra.

Trattando degli Stati Uniti, Calenda ha sostenuto che Trump e Vance starebbero lavorando per portare alla distruzione dell’Europa. “Prima noi ne prendiamo consapevolezza prima incominciamo un percorso che ci deve portare ad essere autonomi“, ha spiegato, trattando poi anche del delicato tema dei dazi. L’ex volto del Terzo polo ha infatti chiarito che la guerra commerciale che potrebbe avere inizio a breve sarà “un Armageddon sull’economia mondiale“.

Quindi, è necessario agire contro Washington con una certa durezza, così che l’Ue appaia “forte e chiara“. Gli stessi toni, poi, dovrebbero essere usati sull’Ucraina, così da far capire agli Usa che, se non saranno loro a sostenerla, sarà l’Europa.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo