Carlo Calenda, durante un intervento a Tagadà, programma televisivo de La7, ha espresso il suo disappunto sul ruolo di Elon Musk nel contesto diplomatico. Quelle del leader di Azione sono state delle esternazioni piuttosto forti. Oggi pomeriggio ha, infatti, commentato, parlando del magnate: “Penso che Musk sia molto pericoloso in se stesso, è chiaramente un uomo di potenza straordinaria“.
L’uomo politico ha anche descritto l’amministratore delegato di Tesla come un esempio di un capitalismo che sta degradando la massima espansione della sovranità popolare: “Noi abbiamo un certo tipo di capitalismo che sta distruggendo la democrazia, che si fa oligarchia, che diventa un pezzo del potere politico, che esprime tutti i possibili conflitti d’interesse di cui non ci frega più niente“.
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Come accaduto anche negli ultimi tempi per Jeff Bezos, che è stato pizzicato a cena con Donald Trump presso il resort Mar-a-Lago di Palm Beach, secondo Calenda, Musk incarna tutti i possibili conflitti di interesse. Nonostante ciò, il Senatore italiano ha lamentato il fatto che la società sembra aver smesso di preoccuparsene. A tal proposito, ha tuonato: “Interviene in ogni argomento di politica interna degli altri perché è al di sopra di tutto. È l’uomo più ricco del mondo, può fare quello che vuole“.
La dichiarazione che ha colpito l’opinione pubblica è il consiglio che il fondatore di Azione si è sentito di dare al Presidente del Consiglio del Bel Paese. Con schiettezza ha affermato: “Stiamo assistendo alla fine della democrazia. Mi sento di dire alla Meloni di stare molto attenta a Elon Musk“.
Quindi, sembra proprio che il Senatore della Repubblica Italiana voglia mettere in guardia la Premier a causa dell’esuberanza che Musk sta dimostrando giorno dopo giorno, non curandosi delle istituzioni.
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