Calderone, il percorso di studi della ministra del lavoro è un caso: cos’è successo

Un nuovo caso scuote la maggioranza di governo. Un'inchiesta portata avanti dal Fatto Quotidiano rivela dei dettagli sulle lauree della ministra del lavoro Calderone. Le opposizioni hanno chiesto che venga chiarita la vicenda

4 Min di lettura

Un nuovo caso ha di nuovo protagonista un membro del governo. Stavolta a finire nel mirino è la ministra del lavoro, Marina Elvira Calderone, e le sue lauree. Ad avanzare i dubbi è il Fatto Quotidiano che, avendo il libretto universitario della ministra, contesta una certa facilità nell’ottenere il diploma. Sul caso sono intervenute le opposizioni, ma anche la diretta interessata.

Calderone, la ricostruzione dei fatti

Il Fatto Quotidiano, nel corso della sua inchiesta, ha quindi avanzato dei dubbi su una laurea considerata “facile” e presa, secondo quanto sostenuto, in maniera quasi gratuita in un’università privata. In quest’ultima il marito della Calderone sarebbe stato il titolare del dicastero all’interno del Cda.

Secondo quanto emerso, i dubbi verterebbero anche su degli esami fatti. Sempre secondo la ricostruzione del quotidiano, l’attuale ministra del lavoro avrebbe fatto più esami nella giornata di domenica quando l’ateneo era chiuso. I dubbi si vedrebbero anche nella cadenze degli esami svolti con quest’ultimi che sarebbero stati fatti il 1° e il 15 del mese. Inoltre, sempre secondo il Fatto Quotidiano, risulterebbe che la ministra abbia il diploma della laurea magistrale, ma non il diploma della laurea triennale.

L’opposizione all’attacco

Sulla vicenda sono intervenuti gli esponenti delle opposizioni che, tramite i deputati Scotto, Barzotti e Mari di Pd, M5s e AVS, hanno chiesto “la convocazione urgente della Commissione lavoro per audire la ministra Calderone e il rettore dell’università privata”. Sempre nel comunicato presentato, si pretende “trasparenza e verità innanzitutto in Parlamento” affermando che “il curriculum di un esponente del governo è una cosa seria”.

Singolari sono arrivate le ulteriori richieste dai deputati Scotto del Pd e Santillo del M5s. Il deputato dem ha affermato che “le rivelazioni pubblicate dal Fatto Quotidiano ci interrogano e preoccupano” e chiede che venga chiarita la vicenda. Inoltre, Scotto ha messo alla luce che “per presiedere l’ordine dei consulenti del lavoro serve la laurea”. Ancor più duro il deputato pentastellato che afferma come “in un paese normale non avrebbe mai dovuto essere nominata ministra del lavoro”. Inoltre, ha aggiunto che “mentire sulla propria laurea è un atto che mina alla credibilità delle istituzioni”.

Calderone: “La mia è tutt’altro che una laurea presa in fretta e furia”

Sulla vicenda portata avanti dal Fatto Quotidiano è intervenuta la stessa ministra del lavoro, Marina Elvira Calderone. Tramite un messaggio affidato ai propri social, ha rivelato di aver preso la laurea triennale e magistrale nel 2012 e nel 2016 e ha dichiarato come “è tutt’altro che una laurea presa in fretta e furia”.

Sul fatto di aver sostenuto più esami nello stesso giorno, la ministra ha rivelato che, all’epoca dei fatti, era una studente-lavoratrice ed è “accaduto a tanti studenti universitari”. Per quanto riguarda il suo ruolo nell’ordine dei consulenti del lavoro, ha rivelato “che mi sono iscritta all’ordine nel 1994, ma l’obbligo di laurea è stato introdotto nel 2010”. “Orgogliosamente posso affermare che lavoro e studio da più di 30 anni” ha chiosato la ministra Calderone.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo