La Messa delle 12 svoltasi nella parrocchia del Parco Verde di Caivano, alle porte di Napoli, ha visto seduto tra le prime file della Chiesa il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Il Capo dello Stato è apparso a sorpresa, quindi senza alcun tipo di comunicazione ufficiale ad anticipare la sua presenza, accompagnato dal prefetto di Napoli, Michele di Bari. Il presidente è stato, inoltre, in visita privata a Villa Rosebery e ieri si era invece recato al centro storico di Napoli e alla Chiesa di Santa Chiara.
Mattarella ha assistito alla funzione, tenuta dal parroco Don Maurizio Patriciello, e al termine della Messa ha preso parola per ringraziare il sacerdote per l’opera che porta avanti nella comunità e soprattutto per rivolgere ai presenti i suoi più sentiti auguri. Il discorso del Presidente è stato rivolto in particolare ai giovani del Parco Verde e alle speranze e ai sogni che accompagnano la loro esistenza. La presenza del Capo dello Stato non ha creato difficoltà di alcun tipo e i presenti hanno accolto calorosamente il Presidente, che si è poi scattato una foto con Don Patriciello ai piedi dell’altare della parrocchia.
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Don Patriciello ha risposto alle domande di alcuni cronisti presenti, dichiarando di essere stato avvisato dell’arrivo di Mattarella, solo alcuni istanti prima dell’inizio della Messa. “Si è presentato mezz’ora prima della Messa il prefetto dicendomi che oggi ci sarebbe stata una sorpresa“, ha dichiarato per poi aggiungere di sentire le istituzioni molto più vicine a seguito della decisione del Presidente e di non essere più convinto che lo Stato “sia un signore distino ma distante“, come aveva invece sostenuto in passato.
Caivano, la mancata Messa di Natale
La decisione del Presidente della Repubblica di assistere alla funzione è giunta come un segnale positivo per la comunità di Caivano, a seguito di giorni molto duri e di tensione che hanno convinto il parroco a non celebrare la Messa del Santo Natale. La decisione, come da lui stesso spiegato, avrebbe avuto una duplice motivazione: da un lato il bisogno di portare rispetto nei confronti di chi soffre a causa degli sgomberi operati nella comunità e dall’altro per evitare che la celebrazione divenisse un momento di scontro e dissidio.
“Penso, da pastore di questa parrocchia così provata, che tutta quanta la comunità risenta di quel che è successo“, aveva infatti spiegato il sacerdote ad Avvenire, facendo riferimento agli sgomberi che lo scorso 28 novembre hanno interessato 36 famiglie del Parco Verde di Caivano, costrette a lasciare le loro abitazioni perché occupate abusivamente. In realtà, gli sgomberi avrebbero interessato ben 250 nuclei famigliari, ma questi primi 36 sono stati allontanati perché composti da persone con precedenti penali. Avrebbe potuto esserci qualche incidente. Voglio che nessuno si faccia male, da prete devo tutelare tutti“, ha quindi continuato a chiarire Don Patriciello, annunciando anche la decisione di non decorare l’altare della parrocchia con i tipici addobbi natalizi, sempre come forma di rispetto.
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