Il 9 novembre 1989 fu un giorno importante per la Germania, l’Europa, l’intero mondo schiacciato dalla guerra fredda e per la libertà: è il giorno della caduta del muro di Berlino. E oggi si celebra il suo 35esimo anniversario, in un contesto non facile per la Germania, che sta affrontando una crisi di governo, e per il mondo, con i conflitti in corso. Soprattutto se si pensa a quello tra Ucraina (sostenuta dagli Usa e dall’Occidente) e Russia, che ricorda molto la guerra fredda, di cui il muro tedesco era il simbolo. Si teme che la democrazia oggi sia sotto attacco, quindi celebrare questa giornata con lo slogan “Preserva la libertà!” è più necessario che mai.
I messaggi dalla politica italiana
Sono diversi gli esponenti della politica italiana che hanno inviato un messaggio per ricordare questa importante ricorrenza, a partire dalla presidente del Consiglio dei ministri Giorgia Meloni. La premier ha scritto un post su X, ricordando che il “Giorno della libertà”, per ricordare la caduta del muro di Berlino, è stato istituito con la legge n. 61 del 15 aprile 2005 dalla Repubblica italiana.
Meloni sicuramente si ricorda del 9 novembre di 35 anni fa, quando aveva 12 anni, e descrive infatti con parole forti quella giornata: “Con ancora negli occhi le potentissime immagini della folla che preme per aprire i varchi e poi danza sulle macerie di quel simbolo di oppressione che per quasi 30 anni ha diviso la Germania e, di fatto, il mondo intero”. Quelle immagini hanno fatto la storia e hanno “contribuito in maniera determinante a consegnarci una società libera e democratica”. Per Meloni dobbiamo difendere e rivendicare questi valori, sia per noi che li conosciamo che per tutte le popolazioni oppresse. “Viva la libertà. Mai più totalitarismi”.
Anche il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara sui social ha commentato la ricorrenza scrivendo che per i giovani è fondamentale “conoscere le infamie di tutti i totalitarismi, compreso il totalitarismo comunista”, affinché si radichi fra loro “la cultura della democrazia, della libertà e del primato della persona”. Si aggiunge al coro il ministro per le Riforme istituzionali Elisabetta Casellati, che definisce la caduta del muro come un “simbolo di libertà”, che “ci ricorda le disastrose conseguenze di un mondo diviso in schieramenti, dove conflitti e barriere prevalgono sulla pace e sul dialogo”.
Toccante anche il messaggio della ministra per la Disabilità Alessandra Locatelli, che ha ricordato la ricorrenza scrivendo che “il desiderio di libertà non si può rinchiudere, non si può trattenere per sempre, dura nell’animo tutta la vita, si trasmette e si rigenera, resta pronto a muoversi e a conquistarla”. Il muro è stato abbattuto grazie a chi non ha avuto paura e a chi insieme ha trovato il coraggio di sconfiggere un sistema “che li aveva assoggettati per anni scandalizzando il mondo”. Insieme al cemento i cittadini sono riusciti ad abbattere le idee “che improvvisamente li avevano separati dai loro affetti e dalla libertà”.
La festa in Germania
Il cancelliere tedesco Olaf Scholz che in questi giorni è chiamato ad affrontare una crisi di governo, ha parlato alla nazione per la ricorrenza della caduta del muro di Berlino. Per lui gli ideali liberali del 1989 “non sono qualcosa che possiamo dare per scontato. Uno sguardo alla nostra storia e al mondo che ci circonda lo
dimostra”.
Ricordando anche il contributo dei Paesi dell’Europa orientale alla caduta del Muro, il cancelliere ha affermato che la vittoria della libertà nell’89 è stata una vittoria paneuropea: “La nostra storia comune nell’autunno del 1989 ci mostra come possiamo raggiungere i nostri obiettivi: restando uniti, per la pace e la libertà, per la sicurezza e la prosperità, per lo Stato di diritto e democrazia”.
Il presidente Frank-Walter Steinmeier ha in programma diversi eventi per celebrare questa ricorrenza, partendo dal Memoriale del Muro di Berlino, in onore delle almeno 140 persone uccise nel tentativo di fuggire dalla Germania Est sostenuta da Mosca durante la Guerra Fredda. Questa sera ci sarà la “festa della liberta’” nella Porta di Brandeburgo, sull’ex percorso della barriera di cemento che tagliava in due la città. Domani la celebrazione continua con la band punk russa Pussy Riot che si esibirà di fronte all’ex quartier generale della Stasi, la polizia segreta dell’ex Germania dell’Est.
La portavoce del governo Christiane Hoffmann ha ricordato che oggi e domani ci sarà anche la ricorrenza della Notte dei cristalli nazista del 9-10 novembre 1938, in cui almeno 90 ebrei furono assassinati, le loro proprietà distrutte e 1.400 sinagoghe incendiate in Germania e Austria. Hoffmann ha affermato che “è molto importante per la nostra società ricordare le vittime… e imparare le giuste lezioni da quegli eventi per la nostra condotta odierna”.
© Riproduzione riservata