Sicurezza: la nuova stretta del governo su borseggiatrici, arrestate anche se incinta o madri

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Prendere la metro o un autobus nelle grandi città è diventata ormai una prova di sopravvivenza: attenzione alle cimici arrivate dalla Francia, evitare di toccare i corrimano e i sostegni per non rischiare di ammalarsi e soprattutto cercare di tenere sotto controllo la situazione borseggiatrici.

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Borseggiatrici, il fenomeno famoso in tutto il mondo

Non è raro vede qualche turista entrare nel vagone della metro mentre tiene nelle mani la sua borsetta o lo zainetto e nel frattempo, con occhi spalancati, cerca di capire se sia circondato da persone sospette. Questo perché il fenomeno italiano delle borseggiatrici, o pickpocket per non essere troppo provinciali, è diventato famoso in tutto il mondo.

Ma a quanto pare la situazione sta cambiando e a dimostrarlo è il nuovo pacchetto sicurezza approvato oggi dal Consiglio dei Ministri. Una stretta su vari ambiti della sicurezza del nostro Paese, ma che rende felici cittadini e turisti proprio per le nuove conseguenze che aspetteranno chi delinque, in particolare le donne incinte e madri di bambini sotto i tre anni, ormai vere protagoniste del fenomeno del borseggio.

Nuove disposizioni anche per tutelare le forze dell’ordine, per chi truffa gli anziani e per chi provoca blocchi del traffico.

Borseggiatrici, come cambiano le esecuzioni delle pene

Il pacchetto sicurezza non è ancora definito, in quanto deve ancora essere approvato dal Parlamento, ma sembrerebbe che il governo abbia le idee ben chiare sulle nuove strette in materia. Matteo Piantedosi, ministro dell’Interno, ha parlato in particolare del fenomeno delle borseggiatrici, che continuano a delinquere poiché consapevoli della mancanza di conseguenze.

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Finora, infatti, nel caso in cui a delinquere fosse una donna incinta oppure madre di un bambino al di sotto dei tre anni, vi era l’obbligo di chiedere una sospensione della pena. Da questa possibilità, nata per tutelare il benessere dei figli innocenti di queste donne, è nato il fenomeno della condizione di maternità utilizzata per sfuggire alle pene detentive. Secondo questo nuovo decreto sicurezza, però, questa scusante non sarà più valida perché la sospensione dell’esecuzione della pena non sarà più obbligatoria ma facoltativa.

Inoltre, sarà possibile per il Questore disporre il divieto di accesso alle stazioni della metropolitana, nelle stazioni ferroviarie e nei porti per chi è già stato denunciato o condannato per furto, rapina o altri reati contro il patrimonio e la persona commessi proprio in quei luoghi.

Nuove tutele per le forze dell’ordine

Nel pacchetto sicurezza sono stati introdotti dei cambiamenti di pena nei confronti di chi commette reati contro agenti della polizia giudiziaria o agenti di pubblica sicurezza. Dunque, nuove norme che saranno necessarie per rafforzare l’azione delle forze dell’ordine e al tempo stesso tutelarne la sicurezza.

Agli agenti, infatti, sarà permesso possedere e trasportare in luoghi pubblici una seconda arma rispetto a quella di servizio, che spesso risulta troppo ingombrante per le operazioni da svolgere. Una pistola privata che però potrà essere utilizzata anche in servizio, nei casi di operazione sotto copertura, e che sarà possibile detenere senza richiedere un porto d’armi specifico.

Una decisione che ha “reso orgoliosa” Giorgia Meloni ma che non ha allo stesso tempo convinto l’opposizione, che la ritiene una normativa che “ci trasformerà in un Far West. Secondo Francesco Boccia, presidente dei Senatori del Pd, queste manovre servono solo a “coprire l’incapacità nel rispondere alle emergenze economiche“, un diversivo insomma, per distrarci dalle mancanze del governo Meloni.

Aumento delle pene per chi provoca blocchi stradali e per chi truffa gli anziani

Una stretta che colpisce soprattutto le associazioni per il clima che ormai sono diventate le protagoniste dei più grandi blocchi stradali italiani. Le pene per chi usa il proprio corpo per bloccare il traffico su strada, aumenteranno drasticamente. Finora il blocco stradale è stato considerato un illecito amministrativo ma con questo pacchetto sicurezza diventa un reato penale, con reclusione che da sei mesi arriva a due anni.

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Aumento delle pene per chi blocca il traffico delle strade

Inasprimento delle pene anche per chi truffa gli anziani, che potrà essere arrestato in flagranza di reato con reclusione dai 2 ai 6 anni e multe dai 700 ai 1000 euro.

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