Renzi e Bonino presentano gli Stati Uniti d’Europa: “Basta politica del bla bla bla”

Emma Bonino ha ricordato l'importanza di creare un'Europa unita, abolendo il diritto di veto, così che "possa negoziare qualcosa anche sui conflitti corso". Renzi ha nuovamente attaccato i leader candidati che rimarranno a Roma, definendoli "ladri di democrazia"

Redazione
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Ieri all’Auditorium Antonianum di Roma è stata presentata “un’idea bellissima“, per usare una frase di Emma Bonino. La lista di Stati Uniti d’Europa è ora ufficiale. Il progetto della leader di +Europa è diventato realtà, grazie anche al sostegno di Matteo Renzi, che ieri però è rimasto più defilato, quasi come a voler lasciare la luce dei riflettori tutta all’ex ministra degli Esteri.

Non sono mancati gli affondi, contro quella politica del “bla bla bla” e contro ovviamente alle candidature di facciata, quelle di Meloni, Calenda, Schlein ecc. Tutti i candidati di Stati Uniti d’Europa, se eletti, andranno a Strasburgo, compresi Renzi e Bonino. Su questo non c’è alcun dubbio, così come sulla certezza che le liste raggiungeranno la soglia di sbarramento, quel 4% che fa tremare i partiti italiani.

Renzi, come sempre, non ha evitato di parlare di Calenda, criticando le accuse che il leader di Azione ha rivolto al connubio +Europa-Italia Viva. L’ex premier definisce il suo ex collega del Terzo Polo come un uomo che non ha compresol’importanza del progetto comune“, ovvero di tutte quelle questioni su cui entrambi i partiti sono più che d’accordo: la difesa comune europea, l’esercito e la diplomazia comune.

Renzi
Matteo renzi (Iv)

La creazione di un’Europa che sia realmente unita è al centro degli interessi di Renzi e Bonino, convinti che solo la reale unione dei 27 Paesi membri possa portare l’Europa a poter competere con le altre superpotenze mondiali. Lo ha ricordato la stessa Emma Bonino, dichiarando: “Cinesi e russi vogliono distruggere la Ue“. E gli Stati Uniti d’Europa non vogliono permetterlo.

Le idee chiare di Emma Bonino per gli Stati Uniti d’Europa

Emma Bonino, dal palco dell’Auditorium, ha spiegato quali sono le prerogative che Gli Stati Uniti d’Europa vogliono ricordare alla Commissione Ue. Il diritto di veto va abolito perchéè l’opposto della democrazia” ed è necessario anche cambiare i Trattati europei per modificare le modalità del voto unanime. Bonino ha infatti spiegato che “un’Europa più forte e strutturata potrà negoziare qualcosa anche sui conflitti corso, mentre 27 Paesi da soli non possono negoziare nemmeno con il portiere del condominio“.

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Emma Bonino

L’ex ministra degli Esteri ha le idee chiare e se la prende con i sovranisti, soprattutto con Meloni, che ha dichiarato che quello che ci vuole in Europa è un modello all’italiana, duramente avversato da Bonino. Su questo argomento la sostiene Renzi, commentando l’ultima delle gaffe del ministro dell’Agricoltura: “È arrivato questo statista e dice che se ci fossero delle cene organizzate bene, si eviterebbero tante guerre. Io ho pensato fosse una fake, fosse colpa dell’intelligenza artificiale, ma Lollobrigida di intelligenza non ha neanche quella“.

Renzi e gli attacchi ai colleghi che “vedono le Europee come un sondaggio

Anche se più defilato del solito, Matteo Renzi non ha perso l’occasione per rivendicare i suoi valori e soprattutto le sue promesse agli elettori. Come sempre, al centro del suo discorso ci sono state le candidature facciata. All’ex premier, l’idea di candidarsi per poi non lasciare Roma non va proprio giù. Lo ha detto sin dal primo giorno e nel momento in cui ha deciso di candidarsi ha pubblicamente espresso la sua volontà di rimanere coerente e la sua prontezza a lasciare il Senato nel caso in cui venisse eletto dagli italiani.

Anche sul parlo dell’Auditorium, Renzi si è lanciato in una nuova dura critica, la cui sostanza è però sempre la stessa: “Sconvolge che gli altri vivano le Europee come un sondaggio. Il loro obiettivo è contarsi, vedere quanto contano, non contare di più in Europa. La prima regola della democrazia è che chi si candida lo fa per essere eletto. E siccome gli altri, Meloni, Schlein, Tajani, Calenda, non fanno così, sono loro dei ladri della democrazia, che truffano gli elettori“.

Nulla di nuovo, ma Renzi sa come fomentare il suo pubblico. Ci è riuscito anche ieri, continuando ad elencare le differenze tra il suo partito e quelli degli altri. “Le Europee saranno un derby tra chi dice ‘meno Europa’ e chi, come noi, ‘più Europa“, ha affermato Renzi e il riferimento alla Lega di Salvini non è poi tanto velato.

C’è bisogno di un’Europa ferma – ha continuato l’ex sindaco di Firenze – soprattutto in un momento in cui le guerre continuano a colpire, non solo quelle di Israele e Ucraina. Putin e Xi hanno capito che per le loro idee è fondamentale che ci sia meno Europa, noi dobbiamo rispondere mettendo in piedi un’Europa decisa, con una difesa e diplomazia comune“. Renzi si ricollega e Bonino e così il cerchio si chiude.

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