Il viaggio di Giorgia Meloni e in generale l’allineamento di idee tra Donald Trump e FdI e la Lega preoccupano Angelo Bonelli, segretario di Alleanza Verdi e Sinistra, che continua a sottolineare i pericoli che potrebbero interessare l’Italia nel caso in cui il governo Meloni riuscisse ad attuare il suo piano. Secondo quanto dichiarato a Repubblica dal portavoce di Europa Verde, gli ultimi mesi avrebbero dimostrato che il premier e il leader della Lega, Matteo Salvini, non sono dei veri patrioti, come piace loro definirsi, ma sono da considerare degli “zerbini“.
Al centro della questione, vi sarebbe la loro volontà di non ribattere alle richieste del presidente americano, preferendo allinearvisi per evitare di perdere un’alleanza. In questo modo, però, oltre alle idee simili di Trump e della destra italiana arriverebbero in Europa anche processi ben più preoccupanti. “Meloni dovrebbe sapere che tra le richieste fatte da Trump insieme a Vance c’è quella di far saltare i regolamenti europei che tutelano l’Unione dalle carni iperormonali che arrivano dagli Stati Uniti“, ha tuonato il segretario, sottolineando i rischi che potrebbe correre il Made in Italy nel prossimo futuro.
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Secondo Bonelli, invece, la strada da seguire è quella finora tracciata dall’Unione europea, che he tentato di mandare una risposta forte alle minacce economiche di Trump. “La tesi di Meloni, totalmente accondiscendente, è stata sconfitta“, ha sostenuto il segretario, aggiungendo che i contro dazi europei sono stati annunciati proprio poco prima della decisione di Trump di sospendere le tariffe reciproche.
Bonelli: “Meloni rischia di essere il cavallo di Troia di Trump in Europa”
In ogni caso, il leader di Avs sottolinea la consapevolezza che ogni mossa di Meloni è attuata per salvaguardare i propri interessi, che in alcune parti collimano proprio con quelli del Tycoon. Sarebbero quattro nello specifico i punti che l’esecutivo starebbe perseguendo in una visione comune e strategica con gli Usa: “L’indebolimento delle normative europee, lo smantellamento del Green deal, l’acquisto di gas e armamenti americani, l’indebolimento dell’Ue attraverso la visita del premier“.
Bonelli ha infatti convinto che il viaggio di Meloni a Washington, previsto per il prossimo 17 aprile, potrebbe rappresentare l’apertura di un “varco” e il “cavallo di Troia di Trump un Europa“. Inoltre, Bonelli accusa il governo di poca trasparenza, in quanto al momento non è chiara la proposta che Meloni vorrebbe presentare al presidente Usa per salvaguardare le imprese italiane dai dazi. Per ora, sembrerebbe chiaro solamente che il premier vorrebbe proporre quanto ideato dalla presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, ovvero una proposta di “dazi zero per zero“.
Bonelli: “I soldi necessari al riarmo saranno tolti alla sanità, alla scuola, alle pensioni”
Incalzato su quali sarebbero i piani delle opposizioni, Bonelli ha chiarito che il centrosinistra non è disposto a rinunciare agli obiettivi del Green deal per la transizione ecologica, soprattutto se la loro eliminazione deve essere perseguita per “far posto a gas e prodotti alimentari con ormoni e pesticidi“. Avs resta contraria anche al piano di riarmo dell’Ue e critica duramente il comportamento poco chiaro della lega.
“Nelle piazze sono contro il riarmo, ma Giorgetti dice che è a favore“, ha tuonato, facendo riferimento alle dichiarazioni riguardanti il raggiungimento del 2% del Pil per le spese della difesa. Secondo il leader di Avs gli 11 miliardi di euro che verranno spesi per aumentare questa soglia, saranno tolti “alla sanità, alla ricerca, alle pensioni, ai trasporti“.
Bonelli non si è poi risparmiato sul leader del Carroccio, Matteo Salvini, che avrebbe dichiarato “l’Unione europea è costruita sull’arroganza di chi salta la fila“. Secondo il segretario di Avs, farebbe “un certo effetto sentire Salvini parlare di truffa“, in quanto “è leader di un partito che deve restituire 49 milioni di euro allo Stato per truffa“. In questo senso, poi, Bonelli ha voluto lanciare un’ultima sferzata nei confronti della maggioranza, chiarendo che “Salvini e Meloni garantiscono gli interessi di Trump in Italia e non quelli italiani ed europei“.
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