Il leader della Lega Matteo Salvini è tornato sul tema dei centri sociali, chiedendone a gran voce la chiusura e collegando la sua richiesta agli scontri avvenuti nelle strade di Bologna nella giornata di ieri. “Zecche rosse, comunisti, delinquenti, criminali da centro sociale. Non lo so, definiteli come volete voi, però quello che abbiamo visto ieri a Bologna e a Milano è qualcosa di indegno, di vergognoso che non si deve più ripetere” ha tuonato il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture in un video pubblicato sui suoi canali social.
Le parole del leader leghista sono durissime e sembrerebbero non ammettere repliche, in particolare quando si tratta di difendere il lavoro e la professionalità delle forze dell’ordine, sempre coinvolte in prima linea quando si tratta di manifestazioni e proteste violente. “Un conto è manifestare, altro conto è prendere a sassate i poliziotti o dar la caccia all’ebreo” ha infatti dichiarato Salvini, in riferimento ai due episodi che si sono verificati ieri. Il ministro ha sostenuto che in entrambi i casi si tratterebbe di “scene vergognose per il 2024“, che non possono essere ritenute forme di manifestazione.
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Le parole di Matteo Salvini farebbero riferimento agli scontri avvenuti ieri, in cui sarebbero coinvolti una serie di gruppi di manifestanti bipartisan. Da un lato erano presenti Casapound e Rete dei Sovranisti, dall’altra una serie di gruppi antifascisti insieme ai collettivi studenteschi. Sembrerebbe che proprio questi ultimi abbiano dato inizio agli scontri con le forze dell’ordine presenti, provocando il ferimento di tre agenti.
Salvini: “Nessuna condanna dalla sinistra“
“Nel mio Paese, nell’Italia libera e democratica del 2024 queste scene non si possono più vedere” ha ribadito il vicepremier, sottolineando che dal suo punto di vista l’unico modo per evitare che episodi simili si verifichino è quello di “chiudere i centri sociali occupati abusivamente dai comunisti, che sono ritrovi di criminali“. Il ministro dei Trasporti ha poi sfruttato l’occasione per esortare i cittadini dell’Emilia Romagna a scegliere saggiamente nel corso delle prossime elezioni regionali, che si terranno i prossimi 17 e 18 novembre.
“Domenica tra fare la croce sul simbolo della Lega e sul simbolo del Pd c’è di mezzo il mondo” ha infatti sottolineato il vicepremier, ricordando che ovviamente entrambe le scelte sono legittime secondo i dettami della democrazia, ma allo stesso tempo ponendo l’attenzione sul fatto che “ieri la Schlein era a Bologna dove dei delinquenti dei centri sociali hanno preso a bastonate e sprangate dei poveri poliziotti“. Il leader della Lega ha poi sottolineato che per il momento non sarebbe giunta nessuna “parola di condanna” dagli ambienti del centrosinistra, per poi chiosare il suo intervento con un ultimo attacco: “Poi dicono che i violenti saremmo noi. Guardate voi che covo di violenti qua questa mattina“.
Magi: “Anche oggi Salvini non si occupa dei trasporti“
Alle durissime parole di Matteo Salvini avrebbe tentato di rispondere il segretario di +Europa, Riccardo Magi, ricordando al ministro i compiti che dovrebbe svolgere, invece di continuare a criticare le azioni del centrosinistra. “Anche oggi Salvini non è al lavoro per risolvere il problema dei trasporti che affligge gli italiani” ha infatti dichiarato il volto di +Europa, sottolineando la tragica situazione in cui verserebbero i trasporti pubblici del nostro Paese.
“Nel Paese dove non si trovano i taxi, i treni non arrivano e quando arrivano sono in ritardo di ore” ha messo in luce Magi, per poi chiedersi: “Di cosa si occupa il ministro dei trasporti? Dei centri sociali“. Il segretario ha quindi affondato i suoi artigli su Salvini, invitandolo a “togliersi la maschera da Trump, visto che Halloween è passato” per poi esortarlo a dedicarsi ai compiti che spettano al suo ministero, ovvero “far funzionare i trasporti e svolgere il lavoro per cui è pagato dai contribuenti“.
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