Arianna Meloni, la sorella della premier, capo della segreteria politica e responsabile del tesseramento di Fratelli d’Italia, è intervenuta oggi a Riccione per l’iniziativa del partito intitolata ‘Per merito, per amore, per libertà – Oltre il soffitto di cristallo, sfida alle stelle’. In questa occasione ha parlato alla platea di cosa significa essere una donna in carriera, portando l’esempio della sorella. Nell’evento, iniziato ieri, hanno partecipato più di 250 donne tra sindache, consigliere e parlamentari, col fine di confrontarsi sulle relazioni tra amministrazioni e governo per scambiare le buone prassi e creare una rete nazionale tra amministratrici.
Le dichiarazioni di Arianna Meloni
La sorella della premier ringrazia la platea dell’accoglienza: “Devo dire che mi avete commosso, è stata una grande emozione vedere ieri quella calorosa accoglienza. Anche oggi ho provato la stessa sensazione. Ci avete raggiunto da paesi anche lontanissimi…”. L’evento è dedicato alle donne, quindi nel suo discorso si focalizza su cosa significa essere una donna in carriera. “Essere donna a volte ha i suoi pro e i suoi contro. A volte quando ti guardano c’è quella presunzione di pensare che tu non sia adeguata” afferma, sottolineando come spesso le donne si convincano di questo e non si sentano all’altezza.
Spiega di come a volte le stesse donne tendano “ad andare nelle retrovie e a chiuderci in un recinto. Quasi come se fosse una competizione tra donne”. Ma alla fine si rendono conto che la sfida non è tra di loro, ma con “il merito e con la capacità”. Ed è in quel momento che realizzano di poter fare cose eccezionali: “Abbiamo dei super poteri. Abbiamo coraggio, forza, tensione e concentrazione. Noi reggiamo la tensione più di qualunque altro uomo”.
Per lei le donne hanno più tenuta fisica: “Quando abbiamo 38 noi con la tachipirina al lavoro, qualcun altro con 37 sta già a casa…. Mi sto facendo prendere la mano! Scherzo, esclusi i presenti”. Riferendosi probabilmente alla recente polemica della sorella che si è lamentata di dover lavorare anche con la febbre perché non beneficia di diritti sindacali.
Considerando la sorella come una donna dai super poteri, racconta di averle chiesto come faccia a reggere la tensione di essere premier e lei le ha risposto con queste parole: “Anche io ho l’ansia, la combatto, impatto contro l’ansia e vado avanti'”. “Io credo che il segreto sia tutto qui” afferma la responsabile del tesseramento di FdI.
Riferendosi probabilmente alla stampa, spiega poi di star insegnando alle figlie che le persone non devono essere attaccate sul personale, “ma sui contenuti, su quello che hanno fatto”. Perché per lei “è questa la cultura che dobbiamo trasmettere alle future generazioni. Basta con la cultura del piagnisteo, noi siamo per la cultura del merito e per l’orgoglio di sentirci donne italiane“.
Parla poi della comunità di FdI evidenziando il fatto che si sia radicata e che oggi stia crescendo, e criticando la sinistra invidiosa che definisce questa crescita come “amichettismo” e persino “familismo”. Per lei prima della nomina di Giorgia Meloni come presidente del Consiglio “non si è mai sentito parlare né di amichettismo né di familismo, eppure sono pieni…”.
Racconta poi come dietro alla sorella ci siano centinaia di persone “che hanno scelto di fare politica non per qualche interesse personale ma solo per l’interesse generale perché vogliono davvero cambiare le cose. Hanno scelto di iniziare un percorso di militanza”. Quindi sottolinea come FdI abbia un rapporto diretto con le persone, sia radicato sul territorio e sia “un partito che sta tra la gente, per la gente” che ogni giorno “produce proposte”. Questo evento è uno di quei momenti, “perché è giusto che ci confrontiamo, che diamo i nostri contributi. Quei contributi che i nostri rappresentanti al governo poi portano avanti. Perché la politica nasce dal basso, nasce dalla militanza e dalla gente che crede davvero”.
Infine elogia il governo, che per lei “sta facendo grandi cose, è coeso, unito, non sbarella, non inventa, non improvvisa”. Lavora per realizzare le promesse fatte agli elettori e “non regala soldi e mancette elettorali per guadagnarsi qualche poltrona”.
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