L’apprendistato per i giovani arriva nella Pa, Zangrillo: “Un ponte tra Università e nostri uffici”

Nel concreto, con l’apprendistato le amministrazioni possono reclutare giovani laureati fino al 10% delle proprie capacità assunzionali, il 20% per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane

Redazione
2 Min di lettura

Il ministro per la Pubblica Amministrazione, Paolo Zangrillo, ha dato il via libera all’apprendistato nella Pa. Di fatto, l’esponente ha firmato il decreto attuativo che stabilisce i criteri e le procedure per l’assunzione di giovani laureati.

Le parole di Zangrillo

Un ulteriore strumento per rafforzare i nostri uffici – commenta il ministro Zangrillodotando gli enti centrali e territoriali delle competenze necessarie ad affrontare, anche in ottica di Pnrr, le sfide del presente e del futuro“. La misura è stata adottata in accordo con il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca e conferisce attuazione al Dl 44/2023, convertito dalla legge n.74/2023. Nel concreto, con l’apprendistato le amministrazioni possono reclutare giovani laureati fino al 10% delle proprie capacità assunzionali, il 20% per Comuni, Unioni di Comuni, Province e Città metropolitane.

Paolo Zangrillo
Paolo Zangrillo

Abbiamo bisogno delle nuove generazioni e delle loro energie e capacità per velocizzare il processo di innovazione e di digitalizzazione della Pubblica amministrazione. Il contratto di apprendistato crea un ponte con le Università e i nostri uffici – ha aggiunto Zangrillo – per dotarli delle competenze necessarie a fornire a cittadini e imprese servizi al passo con i tempi, sempre più efficaci ed efficienti e adeguati alle loro nuove esigenze“.

Apprendistato nella Pa: in cosa consiste

Il contratto in questione ha una durata massima di 36 mesi. Di fatto, si tratta di un tabellare da 1.792 euro lordi al mese per 13 mensilità, ma può aprire la strada verso il contratto a tempo indeterminato previsto in modo automatico per chi al termine riceverà “una valutazione positiva del servizio prestato” attraverso delle selezioni costituite da una prova scritta e una orale.

Nella selezione dei candidati, grande attenzione anche per l’età, che non deve essere superiore ai 24 anni. Poi, si guarda il voto di laurea, la regolarità del percorso di studi, esperienze professionali e competenze in materia di organizzazione e gestione della pubblica amministrazione acquisite durante gli studi.

© Riproduzione riservata

TAGGED:
Condividi questo Articolo