“Non si può solo evocare l’antifascismo, dobbiamo elaborare una proposta seria e credibile che abbia una visione e uno sguardo lungo“, sono queste le parole di Giuseppe Conte, che parlando delle prospettive del centrosinistra, studia le prossime strategie politiche e ne parla nel suo intervento alla presentazione del libro di Alessandro Volpi “I padroni del mondo” nella sala Matteotti di Palazzo Theondoli a Roma.
Il Presidente del Movimento 5 Stelle alza la posta in gioco scomodando fascismo ed antifascismo che, a quanto pare, non sono più armi adeguate e sufficienti per portare avanti la battaglia dell’opposizione. Conte è preventivo, quindi per evitare che i pentastellati, e in assoluto il centrosinistra, arrivino “testardamente convinti a Chigi” per poi avere “il giorno dopo molte difficoltà, una volta preso possesso di quelle stanze“, suggerisce di trovare argomentazioni altre per sorpassare la retorica dell’antifascismo e che siano concretamente utili per smontare la maggioranza.
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Il leader pugliese sembra abbia speso parole ispirate al dibattito tenutosi proprio ieri alla festa di Atreju, in occasione della presentazione del libro di Italo Bocchino. Infatti, proprio Goffredo Bettini ha insistito sul fatto che “una battaglia agli avversari di FdI, basata sul ‘contro’, è una battaglia perdente, non sentita come cogente nella società. Non mi affiderei all’argomento dell’antifascismo per opporci alla destra“.
Quindi, sembrerebbe che Conte abbia compreso che affondare colpi a suon di antifascismo strumentalizzato, non porti da nessuna parte. Che sia stato ispirato dall’intervento di Bettini? In fin dei conti si apprezza il tentativo dell’avvocato di Volturara Appula di aver ampliato i propri orizzonti in fatto di “letteratura politica”. Ma, come al solito, dopo il “no” tipico dei 5s, non sono state offerte alternative concrete per affrontare questa battaglia tra maggioranza e opposizione.
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