Incontro Anm-Nordio sulla giustizia, Parodi: “Speriamo spirito collaborativo si trasformi in provvedimenti”

Due ore di confronto aperto tra l'Associazione Nazionale Magistrati e il Ministro della Giustizia nel corso del quale si sono discusse le proposte sulle modifiche da apportare alla carcerazione preventiva, amnistia, indulto, liberazione anticipata e il sovraffollamento carceri

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Chiuso con una stretta di mano, il colloquio tra l’Associazione Nazionale Magistrati e il Ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha riscontrato un clima definito dall’Anm, “sicuramente collaborativo“. Poste sul tavolo dell’incontro sono state diverse le spinose tematiche affrontate, dalle problematiche del sovraffollamento carcerario, l’edilizia penitenziaria, l’aggiornamento del processo telematico, fino alle difficoltà nell’applicazione del principio di collegialità legate al nuovo reato di femminicidio.

L’incontro a porte chiuse in Via Arenula sembra sia stato un momento in cui le convergenze hanno superato i contrasti tra Governo e magistratura. “Speriamo che su molti dei punti che abbiamo esposto ci possa essere una risposta concreta. Non c’è accordo su tutto, ma su molti temi direi che c’è stata una sintonia sicuramente”, commenta soddisfatto il presidente dell’Anm, Cesare Parodi. Parole rilassate che arrivano similmente anche da Nordio dopo il vis à vis a con la delegazione del sindacato delle toghe, durato circa due ore, durante le quali l’intesa è arrivata soprattutto “sui temi dell’efficienza della giustizia“.

Il ministro ha consapevolezza dei problemi, ci ha ascoltato con attenzione – riferisce Parodi – Non so dire, ovviamente, poi in che misura questo spirito collaborativo si tradurrà in concreto in provvedimenti“, allarga le braccia il presidente Anm.

Anm e Nordio su custodia cautelare, amnistia e Riforma

In merito alla carcerazione preventiva, nota anche come custodia cautelare, il Guardasigilli ha ribadito l’intenzione di rimodulare i presupposti perché scatti l’ordine. Ciò su cui Nordio porrebbe l’accento infatti sarebbero il pericolo di fuga, la reiterazione della prova e la pericolosità sociale dell’imputato, considerandole “categorie obsolete che dovrebbero essere riviste“. L’Anm su questo non chiude la porta, in quanto – come spiegato da Parodi – “non ha ancora maturato un parere“.

Restano così le divergenze su altre idee, come “le soluzioni temporanee e lineari” prospettate dall’Associazione, “tra cui l’amnistia“, ovvero la rinuncia da parte dello Stato a perseguire un certo reato, che poterebbe all’estinzione di quest’ultimo. Punto su cui il Governo è fortemente contrario.

Sulla Riforma della Giustizia, che rappresenta invece il vero nervo scoperto del sindacato dei magistrati, neanche un cenno. Ma la questione resta fervente e ci si prepara già al referendum sul provvedimento, che potrebbe essere approvato in Parlamento entro la prossima primavera. “Siamo pienamente attivi con l’obiettivo di diffondere le nostre ragioni contrarie“, assicura l’Anm, informando di una novità per un futuro prossimo, che riguarderebbe la creazione di un comitato che possa relazionarsi “con modalità che stiamo ancora valutando“. Una struttura della quale si pensa potrebbe far parte anche l’opposizione di governo.

Ne stiamo parlando con tutti, per qualche ragione evidentemente“, chiarisce il Presidente di Anm facendo riferimento agli incontri dell’Associazione in questi giorni con tutti i gruppi parlamentari, nelle ultime ore avuti anche con FdI.

Dalle foto dell’incontro nelle stanze del Ministero, figurano anche alcune in cui Nordio è immortalato con sigaretta alla bocca. “È un vezzo alla Humphrey Bogart: sigaretta spenta ma iconica“, spiegano dallo staff del Ministro. E Parodi ai giornalisti, uscendo in via Arenula dopo il confronto, taglia corto a chi gli chiede di quell’immagine: “Io non fumo“.

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