Allarme disoccupazione: al Sud più inattivi che nell’intera Germania

Redazione
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Dalle tabelle Eurostat emerge una difficile realtà: le persone senza lavoro al Sud Italia sono molto più di quelle dell’intera territorio tedesco. Aumenta anche la percentuale rispetto agli anni precedenti

Nel sud Italia ci sono più disoccupati che nell’intera Germania: il dato è fornito da Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione europea. Nel Mezzogiorno italiano sono circa 501mila le persone di età fra i 15 e i 74 anno considerate “inattive”. 

Il numero aumenta se si prendono in considerazione anche i numeri delle isole, fino a toccare le 758mila unità. Nell’intera Germania, invece, i disoccupati di lunga durata sono solamente 497mila e rappresentano l’1,2% della forza lavoro del Paese a fronte del 10,3% registrato nel Sud. 

Numeri in aumento rispetto al 2021

Ad oggi, i disoccupati di lunga durata italiani sono 2 milioni e 336mila: se paragonato al 2021, con 1 milione e 364mila prive di impiego, il dato è in aumento. Il vero punto di svolta è ancora una volta il 2020 e l’inizio della pandemia, che ha cambiato molte realtà lavorative.

La realtà presentata da Eurostat è il riflesso delle conseguenze del Covid: si parla di persone “inattive”, che cercano lavoro da oltre un anno o hanno addirittura smesso di provarci. Molte di esse, quindi, hanno perso il lavoro proprio durante i continui stop alle attività. 

Dal punto vista percentuale, i disoccupati da oltre 12 mesi in Italia nel 2021 sono il 23,3% di quelli complessivi in Ue, mentre gli occupati con 22 milioni 462mila unità nel 2021 sono solo l’11,37% del totale di quelli europei. 

Dal punto di vista della composizione sociale degli inattivi in Italia, lo studio rivela che la parte principale dei disoccupati è formata da persone con un basso livello di istruzione – circa 639mila hanno al massimo il diploma di licenza media – mentre 125mila sono coloro in possesso di un titolo di laurea triennale. 

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