Abruzzo, Schlein a Pescara con Bonaccini, stop alle liti per battere il centrodestra: “Uniti si vince”

Redazione
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È giunto il momento di superare antipatie e divisioni all’interno del Pd e della coalizione intera: se si vuole vincere in Abruzzo bisogna mostrarsi uniti. E questo l’ha compreso a pieno la segretaria dem Elly Schlein, che accende la campagna elettorale abruzzese sul palco del comizio, al fianco del presidente dell’Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, a sostegno del candidato Luciano D’Amico.

Regionali Abruzzo, Bonaccini: “Il Pd non deve farsi la guerra”

Non vogliamo più le stagioni in cui il Pd si faceva la guerra e dalle nostre divisioni arrivavano le vittorie della destra” si raccomanda Bonaccini, sul palco del comizio, mentre con Schlein si cinge intorno al candidato Luciano D’Amico. Il recente battibecco sul terzo mandato che aveva, che ha diviso il Pd – in particolare Bonaccini e Schlein – nelle votazioni di non molte settimane fa, viene azzerato: “Uniti si vince” è l’inno della sinistra, su cui si appiattiscono divergenze e dissapori, persino quelle di Carlo Calenda e Giuseppe Conte.

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Infatti la campagna per le Regionali è una battaglia all’ultimo voto e la lingua del centrosinistra batte dove duole il dente del centrodestra, ovvero la sanità. Schlein attacca Marsilio sulla la mala gestione degli ospedali e sulle infinite liste di attesa che costringono gli abruzzesi ad andare a cercare rimedi e cure fuori dalla loro regione.

Schlein avrebbe voluto mostrare la situazione disastrosa dell’assistenza sanitaria abruzzese ed entrare nell’ospedale Popoli per potersi confrontare sulla questione con medici e pazienti. Ma l’accesso le è stato negato dal direttore della Asl di Pescara, che ha ritenuto la visita non opportuna. Contrariamente a quanto avvenuto solo quattro giorni fa, quando tali ragioni non sussistevano e il governatore uscente Marco Marsilio ha fatto il suo trionfante ingresso nell’ospedale, accompagnato dall’assessora alla Sanità. Sull’incongruenza Schlein sceglie di non sollevare polemiche.

Abruzzo, Schlein preme sulla sanità e sul salario minimo

Rilancia però su uno dei cavalli di battaglia della sinistra, che ha trovato l’opposizione, all’interno della coalizione, solo di Matteo Renzi: il salario minimo, cui verrà data nuova linfa grazie ad uno slancio unitario del centrosinistra che prepara una racconta firme, annunciata da tutti i leader dei partiti in una nota.

Dal canto suo, il centrodestra è altrettanto ottimista e difende il candidato Marsilio dalle accuse di essere un fantoccio calato dall’alto. “Marsilio è abruzzese da 7 generazioni, e ha governato bene” afferma Meloni. Non si può dire lo stesso del fondatore del Carroccio Umberto Bossi, che si pronuncia sulla questione, affermando che in Abruzzo la Lega, nel 2019 si attestava intorno al 25% , ora fatica ad arrivare al 7. “Salvini ha le sue idee, bisogna vedere se sono quelle giuste” afferma speranzoso e rassegnato Bossi.

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