Abodi, stop a Malagò: “Non può essere rieletto Presidente del Coni”

Il ministro per lo Sport e i giovani ha parlato del governo della port italiano, ma anche di Var (“Renderlo comprensibile a tutti”) e si Edoardo Bove: “Vedere soluzioni che gli consentano di poter tornare a giocare in Italia”

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Malagò finisce con questo mandato. Non c’è il rinnovo perché la legge non lo prevede“. Sono queste le parole di Andrea Abodi, Ministro per lo Sport e i Giovani, che sembrano chiudere definitivamente ogni possibilità di modificare le norme per consentire al dirigente romano, Giovanni Malagò, di svolgere un quarto mandato quadriennale.

Nonostante l’ipotesi di mantenere il Presidente del Comitato Olimpico oltre la scadenza naturale del suo mandato a maggio 2025, il Ministro ha ribadito l’ormai decisione presa, a Sanremo, a margine di un evento sulla Liguria Regione europea dello sport 2025.

Si trattava di un’ipotesi sopraggiunta soprattuto per necessità, viste le imminenti Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina in programma nel febbraio 2026.

Malagò: “Il successore non sarà immediatamente operativo per le Olimpiadi Milano-Cortina”

In sua difesa, l’imprenditore romano ha più volte riportato come esempio altre occasioni in cui le regole sono state cambiate, a partire dai presidenti delle Federazioni sportive che non hanno limiti di mandati se prendono i due terzi dei voti alle proprie elezioni.

L’unica differenza che sussiste e che non permette di ricorrere a tale soluzione, riguarderebbe la natura dell’ente in questione. Infatti, il Coni è un Ente pubblico, motivo per cui deve essere soggetto a regole differenti che potrebbero essere cambiate solo applicando una legge ad hoc.

Ma Malagò rilancia ritenendo che, invece, il Coni non dovrebbe essere considerato diverso dalle federazioni come non si dovrebbe, a suo parere, andare contro il consenso espresso dal mondo dello sport. L’imprenditore, però, non molla un centimetro, facendo emergere una problematica a cui il Coni andrebbe in contro. Malagò ha fatto osservare che un suo successore, insediandosi il primo giugno, non potrebbe essere immediatamente operativo per Milano-Cortina.

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