ByteDance, la società cinese proprietaria del popolare social network TikTok, finisce sul banco degli indesiderati e resta sotto indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti
Tik Tok è dagli esordi che ha conquistato il centro dell’attenzione di un vasto pubblico internazionale. Era nell’aria che qualche cosa dovesse accadere e la deflagrazione ha scosso il mondo intero. La guerra in Ucraina, la rideterminazione dell’assetto territoriale mondiale e gli investimenti esteri della Cina, sono stati l’innesco che ha determinato che il popolare social network cinese finisse al centro di un’indagine condotta dalle autorità che vigilano sulla sicurezza nazionale americana.
Già il Comitato per gli investimenti esteri degli Stati Uniti aveva richiesto esplicitamente a ByteDance di cedere per motivi di sicurezza nazionale il controllo della società ad un nuovo soggetto con sede in America. L’operazione di assegnarne il controllo ad Oracle e Walmart si bloccò perché un tribunale federale ne contestò la legalità. Secondo indiscrezioni raccolte dalla stampa americana il governo degli Stati Uniti è decisamente orientato a vietare l’utilizzo di Tik Tok sul proprio territorio in quanto l’applicazione sarebbe utilizzata dal Partito Comunista Cinese come strumento di spionaggio.
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Le preoccupazioni di India, Regno Unito e Unione europea
E mentre gli Stati Uniti indagano ByteDance, la società proprietaria di TikTok, per attentato alla sicurezza nazionale, anche in altri parti del mondo l’applicazione cinese è sul banco degli indesiderati.
Il Regno Unito esprime nella sostanza le stesse preoccupazioni degli Stati Uniti: mancata sicurezza sulla protezione dei dati degli utenti e possibile ingerenza del governo cinese per la conoscenza degli stessi. Discorso a parte per l’India che, pur essendone tra i principali utilizzatori, nel 2020 ha vietato per motivi di sicurezza nazionale l’utilizzo dell’applicazione TikTok. La preoccupazione di Stati Uniti, India e Regno Unito, si sta riflettendo sull’Unione europea. La sicurezza dei dati e il diritto alla privacy sono infatti una materia a cui l’UE da grande valore ed è questo il motivo per il quale è in corso una specifica indagine. Al riguardo l’Unione europea si è concentrata su raccolta, elaborazione e protezione dei dati dei minori e pretende dalla società proprietaria di TikTok delle risposte che assicurino il rispetto delle leggi europee sulla privacy. E se le risposte non saranno esaurienti difficilmente TikTok potrà continuare ad operare nell’Unione europea.
TikTok dichiara di tenere un comportamento trasparente
ByteDance, la società proprietaria di Tik Tok, respinge ogni accusa: i dati degli utenti statunitensi sono memorizzati su server che risiedono sul territorio americano. Peraltro, assicurano quelli di ByteDance che nessun dato è stato condiviso con il governo della Cina. Nonostante le rassicurazioni gli Stati Uniti continuano, però, a fare indagini sui rischi che si corrono per la sicurezza nazionale.
ByteDance, per confortare la sua posizione sul rispetto della protezione dei dati degli utenti di TikTok, si è resa disponibile a creare a Washington DC un centro di esperti indipendenti autorizzati ad analizzare i protocolli di sicurezza ed il funzionamento dell’algoritmo. La proposta di realizzare un centro di esperti non si è ancora concretizzata e restano in campo le questioni legate alla sicurezza nazionale e alla guerra commerciale con la Cina.
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