Il vicepremier e leader della Lega, Matteo Salvini torna in piazza con due manifestazioni organizzate nel giro di un mese. In uno dei due eventi dividerà il palcoscenico con Marine Le Pen e i leader dell’Afd – Alternative für Deutschland – del gruppo ‘Identità e Democrazia’ in cui siede la Lega nel Parlamento Europeo.
La decisione di Salvini
La scelta del leader leghista crea non poche preoccupazioni negli alleati di centrodestra, che valuteranno parola per parola quanto diranno Salvini e gli alleati della destra europea. La prima manifestazione si terrà sabato 4 novembre a Milano e avrà come filo conduttore la difesa di Israele e dei «valori occidentali», il tutto nel nome di Oriana Fallaci. L’altro appuntamento, invece, è fissato per il 3 dicembre a Firenze e sul palco sarete presente il pacchetto di mischia della ‘squadra’ salviniana. La decisione è quella di lanciare dalla città toscana, simbolo del rinascimento italiano ed europeo, l’avvio della campagna elettorale per le Europee del giugno 2024. L’appello di Matteo Salvino non lascerà adito a dubbi e interpretazioni: scaricare i Socialisti con i quali il Ppe sta governando a Bruxelles.
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All’evento di Firenze sono attese 3 mila persone, che parteciperanno al primo di una serie di appuntamenti che coinvolgeranno le nazioni dell’Ue. Anche in questo caso il messaggio sarà netto e chiaro: “Il centrodestra unito rappresenta un’alternativa valida e forte alla maggioranza che da anni porta avanti politiche disastrose in Ue”.
Le Pen e Afd: la competizione con Tajani
Matteo Salvini nella sua prima manifestazione sarà affiancato, oltre che da Marin Le Pen, anche dai tedeschi di Afd, che il leader azzurro Antonio Tajani considera “incompatibili” con le posizioni del Ppe. Quella del leader leghista è una scelta che riflette la luce della competizione all’interno del centrodestra. Di fatto, alle Europee si vota con una legge proporzionale: ogni partito va per sé, senza coalizioni, e Salvini si giocherà la partita per provare riequilibrare un dislivello di rappresentanza con Fratelli d’Italia. L’opposizione fatta questi ultimi tempi ha abituato Giorgia Meloni al confronto anche duro, ma la sua storia precedente di Ministro gli suggerisce di navigare per mari che la tengano riparata dalle tempeste. Come direbbe Matteo Renzi, armiamoci di popcorn e prepariamoci ad assistere allo spettacolo.
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